Furto di un cellulare, i carabinieri a scuola

Dopo la denuncia dei genitori dell’alunno derubato. Don Villa alle famiglie: il colpevole lo restituisca entro 24 ore

TARCENTO. I carabinieri della stazione di Faedis hanno fatto visita ieri mattina alla scuola media “Monsignor Camillo Gaspero” a causa del furto di un telefono cellulare, avvenuto la scorsa settimana.

L’intervento dei militari dell’Arma è scattato a seguito di una denuncia di furto fatta da uno dei genitori dell’alunno derubato, che ha ritenuto opportuno segnalare il fatto alle forze dell’ordine.

Visto quanto accaduto, don Antonio Villa, responsabile dell’istituto scolastico, ha deciso di avvisare i familiari dei suoi allievi con una «comunicazione di servizio», come lui stesso l’ha definita, che ha consegnato ieri mattina ai ragazzi con la preghiera di darla ai genitori.

«Quando abbiamo delle comunicazioni da fare – ha commentato don Villa – siamo soliti scrivere delle note che inviamo a casa tramite i nostri studenti. Così, nella lettera di ieri mattina, consegnata poco prima del suono dell’ultima campanella, ho voluto comunicare alle mamme e ai papà dei nostri alunni che cosa era successo».

«A partire dalla visita dei carabinieri – ha spiegato il sacerdote – avvenuta a seguito di una denuncia di furto per un cellulare; e dal fatto che siano state date ventiquattr’ore di tempo al colpevole per restituirlo e che, in caso contrario, gli uomini dell’Arma potranno procedere con le perquisizioni delle abitazioni che si renderanno necessarie per scovare il responsabile della sottrazione del telefonino».

In realtà, da quanto si è potuto apprendere, i carabinieri di Faedis avrebbero già localizzato il luogo in cui potrebbe essere stato nascosto il telefono cellulare rubato.

La scoperta è possibile grazie a una funzione presente in molti dispositivi elettronici che permette l’individualizzazione della zona nella quale si trova l’apparecchio.

Inutile dire che i principali sospetti sono ricaduti tra i ragazzi che frequentano la medesima scuola.

A tale proposito, visto anche il valore elevato del dispositivo cellulare, don Antonio Villa ha voluto ricordare ai genitori degli alunni dell’istituto di evitare di far portare ai ragazzi a scuola telefonini o elevate somme di denaro, anche perchè la merenda si può acquistare al costo di pochi euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:scuola

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto