Fvg, pronta la nuova ordinanza: toglieremo le mascherine all'aperto, torneremo al cinema e a teatro

UDINE. La firma arriverà mercoledì mattina, 3 giugno, al massimo nel primo pomeriggio, ma la nuova ordinanza della Regione, valida al 30 giugno, è pronta da giorni e attende soltanto il Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri di Giuseppe Conte per essere “vidimata” con la sigla di Massimiliano Fedriga.
I contenuti, infatti, sono stati decisi da tempo e prevedono l’autorizzazione a fare ripartire in Friuli Venezia Giulia tutto quello che, in sede di Conferenza delle Regioni, è stato predisposto quanto a linee guida e fatto proprio, come da accordo politico, dal Governo giallorosso.
Via libera, quindi, a rifugi alpini, autonoleggi, circoli culturali e ricreativi, cinema, teatri e spettacoli, formazione professionale, sagre e fiere oltre ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza.
Contemporaneamente, inoltre, in Friuli Venezia Giulia non varrà più l’obbligo di utilizzare la mascherina all’esterno, se non in casi determinati, ma resterà in vigore invece per le attività all’interno. Nessun limite, inoltre, per gli spostamenti tra le Regioni come previsto e autorizzato dal Governo nazionale.
MASCHERINE E SPOSTAMENTI
Il combinato disposto tra bassissimo numero di nuovi contagiati – due martedì, uno lunedì – e apertura agli spostamenti tra Regioni – con il Veneto che ha cancellato l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione nei luoghi non al chiuso da una manciata di giorni – ha convinto Fedriga ad anticipare, rispetto alla metà del mese come era stato originariamente preventivato, il via libera all’eliminazione dell’utilizzo della mascherina in Friuli Venezia Giulia.
Da giovedì 4, o per essere precisi dalla mezzanotte di mercoledì 3, la Regione fissa infatti l’obbligo di utilizzo delle protezioni delle vie respiratorie esclusivamente nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, soltanto in quelle occasioni in cui non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra non conviventi.
Non sono soggetti ad alcun obbligo, peraltro come ora, i bambini al di sotto dei sei anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’utilizzo continuativo delle protezioni né i soggetti che interagiscono con gli stessi.
Nello spostamento in auto, invece, è obbligatorio l’utilizzo delle mascherine nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un metro tra non conviventi.
Da mercoledì, inoltre, come previsto dal Governo, cadono in Italia le barriere regionali e si potrà riprendere liberamente a muoversi da una parte all’altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti.
Scompare, dunque, il modulo di autocertificazione, con palazzo Chigi che non ha posto alcuna condizione per i trasferimenti come auspicavano alcune regioni, Sardegna su tutte.
LE NUOVE RIAPERTURE
Inaugurata ufficialmente venerdì 29 maggio la stagione balneare, tra le principali novità della nuova ordinanza, come detto, ci sarà il semaforo verde per cinema e teatri pur, ovviamente, dietro rigide prescrizioni.
Per gli spettacoli al chiuso, ad esempio, è stato fissato il limite massimo di 200 persone (cast compreso) che sale a mille per quelli organizzati all’aperto.
I gestori dovranno quindi riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato e il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare oppure conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
.
I posti a sedere dovranno anche prevedere una seduta e un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro.
Per quanto riguarda gli autonoleggi, invece, l’indicazione principale fornita dalle linee guida è quella che porta all’obbligo di sanificazione del veicolo prima della consegna a un nuovo cliente, mentre per il servizio di bike sharing corre anche l’obbligo di assicurare l’igienizzazione delle mani dell’utilizzatore oppure, in alternativa, fornire allo stesso due guanti monouso da gettare al termine del noleggio.
CENTRI ESTIVI E CHIUSURE
Nel pacchetto delle altre autorizzazioni c’è lo svolgimento di attività diurne ludiche, ricreative ed educative, a favore di minori di età superiore ai 3 anni al chiuso oppure all’aria aperta nel periodo estivo – mentre per la fascia 0-3 si autorizza una serie di iniziative sperimentali –, promosse da soggetti gestori pubblici, del privato sociale, privati e associazioni sportive dilettantistiche, attraverso la rete dei soggetti del sistema educativo integrato.
Queste attività potranno essere avviate soltanto a seguito dell’accertamento della compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica in Friuli Venezia Giulia e dovranno essere svolte nel rispetto di protocolli di sicurezza e di specifiche linee guida. Niente da fare invece, almeno per il momento, per discoteche e più in generale per i locali di intrattenimento notturno.
Il Friuli Venezia Giulia, in questo caso, non ha intenzione di allinearsi al Veneto che ha promesso la riapertura dal 15 giugno. Questo non vuol dire che Fedriga non preveda di poter fare ricominciare a lavorare anche queste attività, ma significa semplicemente che, data la delicatezza della situazione e i possibili rischi di contaminazione, la giunta ha intenzione di analizzare con attenzione l’andamento dei contagi nelle prossime settimane prima di riaprire i locali notturni della regione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto