«Gaber si sarebbe diverito a scrivere su Beppe Grillo»

Andrea Scanzi firma lo spettacolo-lezione sul Signor G che andrà in scena venerdì al Palamostre «Oggi più che mai ci manca il suo genio»

Va spedito come un frecciarossa Gaber se fosse Gaber, spettacolo-lezione di e con Andrea Scanzi, giovanotto del ’74, aretino, giornalista del Fatto quotidiano, scrittore, nel cast di La7 e soprattutto ipnotizzato dal nostro sin da quando dichiarava diciassette anni. «Quella udinese sarà la sessantanovesima replica», puntualizza. Ah, dove e quando. Venerdì, alle 21, al Palamostre di Udine; organizza Azalea (0431.510393). È l’anno gaberiano, questo. Il Signor G. se ne andò nel gennaio 2003, lasciando vuoti teatral-musicali-scenici mai riempiti per davvero. Ce la caviamo con gli abili divulgatori del credo, come Scanzi, che stuzzicano antichi stimoli ai brizzolati e sicuramente sussulti alla gioventù curiosa di afferrare certi punti fermi dei padri.

E se Gaber fosse qui con noi in questo Paese sconnesso? «Immagino si accanirebbe parecchio. Lui non mediava, narrava il suo presente con cinismo e ironia. Sai quanti ce l’avevano con lui, anche soltanto per una sera, e sai quanti lo adoravano. Era di sinistra, ma quella sinistra la picchiava per prima, come picchiava la destra. Smuoveva coscienze come nessun altro. Lanciava anatemi e sul finire scatenava la risata. Sapeva rompere e unire. Un uomo libero, sul serio, non per definizione. Rare qualità ora introvabili».

Che direbbe di Beppe Grillo al potere? «Si divertirebbe a scrivere, ne sono convinto».

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