Gemona, cancelli aperti al cantiere del castello - FOTO
GEMONA. Venerdì prossimo, 22 marzo, il cantiere più ambito aprirà i “cancelli”. Così, i gemonesi finalmente potranno visitare l’area dei lavori del loro castello, constantando con i propri occhi l’avanzamento degli edifici e diventando testimoni diretti della ricostruzione del simbolo della città pedemontana.
«In questo periodo, ci sono giunte moltissime richieste di poter visitare il cantiere - spiega l’assessore alle opere pubbliche Loris Cargnelutti -, ragion per cui ci siamo subito attivati per renderlo possibile. Senza la disponibilità delle imprese costruttrici (Gruppo Polese e Coveco, con subappalto all’Edilcoop Friuli), non sarebbe stato possibile. Sarà un’occasione eccezionale, rivolta ai componenti del consiglio comunale, alla cittadinanza e anche ai tecnici del settore, che avranno la possibilità di osservare le tecniche di costruzione della torre, dal punto di vista strutturale assolutamente innovativa».
Evento imperdibile, quindi, in un cantiere dove, riferisce il direttore dei lavori Marino Iob, sono stati utilizzati 98 quintali di bulloni! Le visite guidate si terranno, come detto, venerdì, dalle 10 alle 12. Sono previsti quattro turni di circa mezz’ora ciascuno. Gli interessati dovranno effettuare la prenotazione telefonando all’ufficio protocollo (0432.973218): si potrà esprimere una preferenza rispetto al turno, ma solo in base alla disponibilità. Infatti, per garantire il massimo rispetto delle norme di sicurezza, i gruppi non dovranno essere eccessivamente numerosi, considerato che i lavori continueranno, seppur in maniera ridotta.
Ma veniamo al dunque. Il percorso guidato, effettuato da tecnici e maestranze delle stesse imprese, partirà dall’ingresso del cantiere (zona cannone) e proseguirà passando ai piedi della torre campanaria dell’orologio. Giunti all’edificio delle ex carceri, l’occhio non potrà che non cadere sulla targhetta della “prima pietra”, trasportata in cima dalla gru il 3 dicembre 2011, giorno della cermonia della sua posa. La visita proseguirà ai giardini del lato nord e alle sue nuove altane.
Al termine del giro, si “vivranno” le fotografie e la documentazione dei tunnel sicuramente con un altro animo. Su quello realizzato a protezione del sentiero, sono visibili foto antecedenti al terremoto, nonché alcuni dei progetti relativi alle fasi di ricostruzione. Se qualcuno non potesse effettuare la prenotazione per mancanza di posti, non si disperi: l’assessore Cargnelutti ha assicurato che si farà tutto il possibile per riorganizzare l’iniziativa, qualora ne risultasse la necessità. Nel frattempo, tutti possono documentarsi, cliccando sul banner “Stiamo ricostruendo il castello”, sul sito del Comune (http://www.gemonaweb.it/): informazioni varie e galleria fotografica.
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