Generazione perduta, il consiglio di Alberto ai giovani: "Partite, andate via. Qui non c'è nulla"

Alberto, nome di fantasia, è un giovane friulano che non è riuscito a trovare lavoro in Italia. Dopo i colloqui falliti, nel 2009, ha deciso di inviare i curriculum in Austria e in Germania. Solo lì è riuscito a trovare un lavoro stabile

Mi chiamo Alberto, il mio è un nome di fantasia. Sono un giovane friulano che, dopo aver finito gli studi, ha cercato di darsi da fare in lungo e in largo ma, con zero risultati, alla fine ha deciso di togliere gli ormeggi e di andarsene, nel lontano 2009.

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L'ODISSEA DEI COLLOQUI: ASPETTATIVE BASSE E DOMANDE ASSURDE

Dio solo lo sa quanto colloqui ho tentato ma, ovviamente, non avevo esperienza. Pensavo: "Ma se fino a poco fa ho studiato!". Ricordo di aver chiesto loro, più volte, di insegnarmi il mestiere ma come risposta ottenevo sempre un nulla: "Lei non ha esperienza, non abbiamo tempo, è troppo qualificato e la ditta non vuole laureati (come se fosse una malattia), le faremo sapere", mi dicevano. 

Altre volte, durante il colloquio, ero sottoposto alle domande più astruse: "Hai intenzione di suicidarti? L´ultimo reality show che hai visto? Come ti vedi tra 10 anni?". Come se potessi saperlo davvero. Per non parlare dei test allucinanti psicoattitudinali, colloqui di gruppo astrusi, colloqui addirittura con psichiatri e psicologi.

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, FORSE NO

Riesco alla fine, grazie a raccomandazioni, ad entrare per un piccolo periodo in una banca come impiegato. Mi integro coi colleghi, imparo il mestiere, mi do da fare tanto, grazie anche alla disponibilità di chi mi circonda che vuole davvero insegnarmi qualcosa. Bene mi dico, essere se stessi paga. Peccato che, dopo un paio di giorni (dieci per l'esattezza) vengo improvvisamente licenziato dicendomi che non ero idoneo. Chiedo spiegazioni e, alla fine, scopro che hanno preso al mio posto la figlia di un importante cliente. 

GENERAZIONE PERDUTA: LE VOSTRE STORIE

Tento di nuovo di trovare lavoro ma, alla fine, o vengono fuori lavori interinali per brevi periodi (e qui dico che le agenzie interinali non servono a nulla) oppure il nulla piu´ totale, in quanto senza raccomandazioni da parte di persone potenti tipo politici, giudici.......

Mi viene addirittura suggerito di trovarmi una ragazza benestante o con un buon lavoro e di sposarmi, per risolvere alla fine i miei problemi. Il fondo lo raggiungo quando vengo assunto in una software house di Tavagnacco, dove avrei dovuto lavorare con una work experience (strumenti ultra abusati, affinchè imprenditori senza scupoli potessero avere vantaggi fiscali), come commerciale Estero/Italia.

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Ovviamente, a parte rarissime eccezzioni, zero possibilità di assunzione in pianta stabile. Bene, alla fine non solo mi mettono a fare il portiere (senza insegnarmi nulla, obbligandomi a mentire ai controlli della regione Fvg, Dovevo semplicemente stare alla reception fino ad ordine contrario). Secondo l´ente di formazione che mi ha mandato li, addirittura il mio era un buon posto perché mi permetteva di avere una visuale completa dell´azienda e di tutti i processi. Certo, non sono mica scemo io. E tutto viene confermato dal fatto che, all'esame finale, non vedo arrivare i miei datori di lavoro.

Forse dovrei fondare un'azienda tutta mia? Non se ne parla nemmeno per mancanza di grandi capitali e, fare ipoteche o debiti non ne avevo voglia, oltre a non volere pesare sulla mia famiglia.

DESTINAZIONE ESTERO

Decido di tradurre il mio cv in tedesco e spedirlo in Austria e Germania. Ebbene, in questi due paesi ho sempre lavorato e ora vivo e lavoro in Germania, mi sto integrando, mi trovo bene e tra un paio di giorni ho un esame presso il Goethe Institut. Tutti i certificati e titoli presi in Italia qui mi stanno aiutando (non salvano la vita ma, danno una mano).

Faccio una vita normale, guido un´auto normale, vivo in una casa normale e faccio un lavoro normale (non sono ricercatore o cervello in fuga, semplicemente un italiano che si è stufato della mentalità mafiosa e collusa).
 
Ritornare in Italia? Ma non ci penso nemmeno. Il solo pensiero mi fa venire il voltastomaco. Torno in Italia solo per vedere la famiglia, altrimenti non so se lo farei.
 
UN CONSIGLIO AI GIOVANI: PARTITE

Una sola cosa ai giovani friulani: abbiate il coraggio di partire, andarvene. All'inizio è dura, ci vogliono sacrifici ma se avete volontà di fare i risultati arriveranno. Mollate questo paese, che nulla ci ha dato, ci da e ci darà. Stabilite un piano, una strategia, partite e non guardatevi indietro, senza lasciarvi intimorire dalla nostalgia o sentimenti.

Un'ultima parola alla classe politica italiani e al ministro Poletti: non provate vergogna? Perchè non avete il coraggio di dimettervi invece di stare legati alle vostre poltrone? Se tutti questi giovani che stanno partendo non ritorneranno mai più, allora, chi manderà avanti il Paese?

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