Le prime pagine del Messaggero Veneto in occasione della grande nevicata dell'85 in Friuli
Le prime pagine del Messaggero Veneto in occasione della grande nevicata dell'85 in Friuli

Gli sciatori in piazza Libertà e l'esercito in città: 40 anni fa la nevicata del secolo

Era il 13 gennaio del 1985 e a Udine la coltre bianca raggiunse i 50 centimetri. Per liberare le strade furono utilizzati  i mezzi militari

Cristian Rigo

Morgan, con i suoi Bluvertigo, le ha dedicato addirittura un album: “Zero – ovvero la famosa nevicata dell’85”, ma chi c’era non ha bisogno di ascoltare le note del gruppo rock brianzolo per ricordarsela. D’altronde chi se li dimentica gli sciatori in piazza Libertà?

Quando iniziò a nevicare era il 13 gennaio di quarant’anni fa. E non smise fino al 17. Per più di 72 ore filate, giorno e notte, continuò a nevicare. E tutto il nord si ritrovò sommerso da una coltre di neve.

In una sola volta caddero tra i 70 e i 90 centimetri di neve, ma in Valganna, a nord di Varese, si arrivò a 160 centimetri. Un fatto straordinario che paralizzò i trasporti e non solo creando disagi diffusi soprattutto nelle zone meno abituate a dover fare i conti con la neve o, se non altro, con quella quantità di neve.

Impossibile muoversi in auto senza catene, aeroporti e treni bloccati e, ovviamente, scuole chiuse. Alcune anche per una settimana intera. Così le strade divennero territorio dei bambini trasformandosi in un enorme parco giochi tra pupazzi improvvisati, gare di slittino e le immancabili battaglie a palle di neve che coinvolsero anche gli adulti quando non erano impegnati a liberare gli ingressi di casa per poter almeno aprire la porta e uscire.

 


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Le immagini del giornale

Le fotografie dell’epoca testimoniano la comparsa di igloo abitati dai più piccoli, macchine letteralmente scompare sotto la neve e slittini un po’ dappertutto.

Emblematiche le prime pagine del nostro giornale: “Tanta neve”, titola quella in edicola il 15 gennaio dove si è dato, giustamente, tanto spazio alle foto: da piazza Unità a Trieste, a piazza Libertà con tre sciatori impegnati in una “gran fondo” a Udine, e poi una Bmw coperta di neve con la scritta S.O.S. a Pordenone, e ancora neve nella darsena di Lignano e sulla Pontebbana a Chiusaforte.

Diverso il tenore di quella del giorno successivo: “Quanti guai sotto la neve” è il titolo di apertura mentre nell’occhiello si sottolinea che “i piani di emergenza non sempre riescono a dare risposte adeguate” e nel catenaccio si evidenzia che “la situazione più difficile è quella di Udine”.

Significativa anche la fotonotizia di piede che ritrae un mezzo dell’esercito: “Al lavoro anche mezzi militari”. Il 17 gennaio invece l’attenzione va a Milano “in crisi per la neve” e le foto sono dedicate ai friulani impegnati a spalare.

«Il totale dei centimetri di depositatisi - si legge su Wikipedia - raggiunse livelli record: 20 centimetri a Genova, 30 a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 90 a Brescia e Torino, 110 a Como, 122 a Varese, 125 a Belluno, da 130 a 150 cm a Trento. A Milano, dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso arrivava fino a 90 centimetri».

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