Georadar in azione per cercare reperti sotto piazza Marconi

Nel 2020 riprenderanno le indagini archeologiche in centro Il sindaco: faremo una mappatura completa senza scavare
Bonaventura Monfalcone-25.05.2015 Mosaico invaso dalle erbacce-Piazza Marconi-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.05.2015 Mosaico invaso dalle erbacce-Piazza Marconi-Cervignano-foto di Katia Bonaventura



. Riparte l’iter per la valorizzazione archeologica della centralissima piazza Marconi. Nei primi mesi del prossimo anno è prevista una nuova attività di documentazione archeologica urbana con l’applicazione di tecnologie innovative quali il georadar e il laser scanner per lo studio del sottosuolo. «Queste nuove tecnologie non invasive – spiega il sindaco, Gianluigi Savino – permettono di realizzare una mappatura completa dei beni archeologici senza la necessità di effettuare scavi. L’idea mi è stata suggerita da Carlo Tomasin, presidente della sezione Ana, collaboratore delle molteplici attività dell’Antiquarium San Michele Arcangelo e appassionato della storia della nostra città. La proposta mi è parsa subito interessante. Un’apparecchiatura in superficie ci permetterà di avere la mappatura esatta dei reperti archeologici, che sicuramente si trovano nel sottosuolo della piazza (oggi stazione autocorriere) senza dover ricorrere a scavi invasivi e sicuramente complessi. Anche lo storico Antonio Rossetti propose uno scavo per appurare le esatte dimensioni e il posizionamento degli antichi resti».

Il primo cittadino annuncia che in futuro ci sarà la possibilità di realizzare un’applicazione per smartphone, che permetterà di visualizzare sul proprio dispositivo portatile il sottosuolo archeologico. «Nel sottosuolo della piazza – le parole di Savino –, accanto al mosaico di epoca longobardo carolingia (sul quale sarà realizzata una nuova e più funzionale copertura) ci sarebbero i resti di un’abbazia benedettina, che potrebbero rappresentare un’interessante attrattiva in chiave turistico archeologica».

Si tratterà di uno scavo limitato ma significativo, che servirà a fornire informazioni utili in merito alle dimensioni e alla profondità della chiesa abbaziale. «È arrivato il momento – chiarisce Savino – di pensare alla nuova destinazione di piazza Marconi, visto che il progetto della nuova autostazione, il centro intermodale, sarà pronto entro l’anno. È previsto lo spostamento della stazione delle autocorriere da piazza Marconi alla stazione ferroviaria, dove sarà creato un unico polo di trasporto pubblico. L’idea di questa amministrazione è di riqualificare l’intera piazza Marconi. I reperti archeologici dovranno essere valorizzati. Oltre al recupero del fabbricato attualmente adibito a biglietteria, ci sarà una nuova struttura, che ricoprirà il mosaico e anche un percorso in grado di rendere maggiormente fruibile la cripta. Un disegno complessivo, che vuole conferire un nuovo volto, di pregio, a una zona oggi poco valorizzata». L’intenzione è di sviluppare un collegamento culturale, anche in prospettiva turistica, con Aquileia. —

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