Germacar, sviluppi sul concordato chiesto in bianco

Ci sono sviluppi sulla domanda di concordato preventivo “in bianco” presentata da Germacar spa, storica concessionaria Mercedes con sede a Cusano di Zoppola, che ha mantenuto il settore veicoli...

Ci sono sviluppi sulla domanda di concordato preventivo “in bianco” presentata da Germacar spa, storica concessionaria Mercedes con sede a Cusano di Zoppola, che ha mantenuto il settore veicoli industriali dopo la cessione, avvenuta tra dicembre 2013 e gennaio 2014, del ramo riguardante le autovetture al gruppo Autostar.

Si è trattato in realtà di una mossa volta a mettere in sicurezza i termini di un contratto di acquisto di un capannone a Tavagnacco, del valore di 5,5 milioni, che Autostar vuole acquistare da Germacar.

In relazione a tale «richiesta di concordato con riserva presentata a tutela del preliminare di vendita di un immobile a Tavagnacco stipulato con la Vittorio Investimenti srl, società capogruppo della società Autostar spa», la Germacar ha evidenziato di «aver dato compiuto adempimento nei termini e nei modi previsti al contratto preliminare di compravendita (...). L’operazione commerciale è stata posta in essere con la piena consapevolezza di tutte le parti contraenti in ordine alla destinazione d’uso del fabbricato e al tipo di autorizzazioni amministrative, ivi comprese quelle commerciali, che potevano essere rilasciate a norma della legge regionale 19 del 2012. Nessun cambio di destinazione d’uso è in programma nè è necessario perchè il fabbricato è già idoneo a ospitare anche un’attività di commercio al dettaglio di autoveicoli, attività peraltro già autorizzata e in essere da parte della nostra consociata Germacar Udine spa. Allo stesso Comune di Tavagnacco il gruppo Germacar si riserva comunque di inoltrare un quesito al solo scopo di confermare il soddisfacimento di tutte le condizioni contrattuali e quindi consentire la stipula del rogito di compravendita, con soddisfazione di entrambe le parti e consequenziale soddisfazione dei nostri creditori attraverso il ricavo di 5,5 milioni di euro».

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