Già cominciati i rimborsi, verifiche sui 30 milioni

La Hypo Bank Italia ha intenzione di andare avanti per regolarizzare le posizioni entro al fine dell’anno

UDINE. I rimborsi sui leasing “dopati” sono già cominciati e la Hypo Bank Italia ha intenzione di andare avanti per regolarizzare le posizioni entro al fine dell’anno. Le assicurazioni arrivano dai piani alti della banca di Tavagnacco, dove ieri abbiamo provato a sfondare il muro del silenzio imposto dalla casa madre – o da quello che resta della casa madre, visto che Hypo Austria è appena stata venduta ad un gruppo Indiano – e dalla bufera giudiziaria appena scoppiata.

Restano, peraltro, alcuni interrogativi. Prima di tutto l’entità presunta della frode, che secondo una stima in difetto della Guardia di Finanza dovrebbe essere di 30 milioni. La cifra esatta sarà, per adesso, resta un mistero visto che la banca sta ultimando le verifiche. Non c’è ancora un importo definitivo, ma è certo che si parla di dati a due cifre.

Numeri importanti che troveranno copertura: la banca, infatti, assicura di avere i soldi per risarcire i clienti e sta già effettuando i rimborsi. Così come assicura che continuerà a farlo secondo le procedure previste. Il tutto, il più velocemente possibile nell’interesse della clientela.

Tuttavia, in considerazione del significativo numero di casi – che richiedono un’elaborazione individuale – potrebbe essere necessario tutto il 2013. Inutile dire a questo punto che un simile esborso inciderà sui conti dell’istituto. Anche in questo caso per avere un dato preciso bisognerà attendere la chiusura del bilancio (in fase di arrivo) che, una volta approvato dall’assemblea, sarà reso pubblico.

Hypo Alpe Adria Italia nel frattempo procede con gli interventi organizzativi e ciò alla luce non soltanto del processo di privatizzazione imposto dall’Ue, ma anche in virtù di quanto richiede attualmente il mercato bancario italiano.

Un’operazione che, vista la crisi generale, impone tagli. Per questo i sindacati pretendono maggiore chiarezza sul futuro dei lavoratori che, a sempre a dire della banca, sono informati regolarmente dall’ad Lorenzo Snaidero. Proprio Snaidero, immediatamente dopo il suo insediamento, ha voluto incontrare i dipendenti della direzione generale e delle filiali.

A questo punto, caso leasing-dopati a parte, resta da chiarire quale futuro spetta alla Hypo Italia: l’Ue ha ordinato al governo austriaco la chiusura dell’istituto e, a meno che la ministra delle finanze Fekter non riesca a ottenere una proroga, il tempo a disposizione per trovare un acquirente è ridotto al lumicino.

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