Gigli e palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Melissa

Paularo, si celebreranno oggi alle 10 i funerali della bambina scomparsa a 8 anni Saranno i compagni di classe, davanti a tutti, ad attendere l’arrivo del feretro
Di Davide Vicedomini

PAULARO. Centoventi palloncini bianchi si alzeranno in volo. Lo sguardo sarà rivolto in alto per l’ultimo saluto a Melissa Dereani, la bambina di 8 anni, uccisa da un terribile male.

In prima fila ad attendere il feretro in arrivo dalla cappelletta dell’ospedale di Tolmezzo saranno i compagni di classe della piccola ragazzina di Paularo. In mano avranno anche dei gigli bianchi. Accanto a loro gli studenti della prima media dell’istituto Iacopo Linussio, frequentato dalla sorella Sofia.

Ma sarà tutta la comunità Paularo a stringersi attorno al dolore della famiglia Dereani questa mattina alle 10 quando si celebreranno le esequie. Un addio straziante per la bambina che ha lottato fino all’ultimo contro un male diagnosticato alla testa un paio di anni fa. «L’intero paese è straziato da questa perdita», ha ripetuto ieri il sindaco di Paularo, Ottorino Faleschini che si è intrattenuto per lungo tempo con i parenti.

«I coetanei erano a conoscenza da tempo della malattia di Melissa – spiega il vice preside Marino Silverio –. Abbiamo saputo lunedì mattina della sua scomparsa. Le insegnanti si sono intrattenute in classe con loro per spiegare quello che è successo, nella maniera più equilibrata possibile. Ho avuto l’occasione ieri di di incontrare papà Alessandro e mamma Elisa per porgere le condoglianze. Poche parole, solo gli sguardi per capire tutto il dolore che c’è in questa famiglia».

Ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava, nel dicembre 2014, sono stati proprio gli insegnanti, perché la bambina non riusciva a leggere bene alla lavagna. Melissa aveva anche cominciato a manifestare qualche problema di equilibrio. La risonanza magnetica alla testa evidenziò poi la presenza di una macchia scura, un tumore che aveva da subito lasciato poche speranze alla bambina. Il primo ciclo di cure aveva prodotto effetti benefici e le condizioni di Melissa erano migliorate. Così la bimba era tornata a scuola accanto ai suoi compagni a settembre, con il grande sogno di diventare una ballerina, la sua grande passione. Poi a febbraio la malattia si è diffusa impedendo anche a Melissa anche di parlare. Fino al tragico epilogo di questi giorni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto