Giochi Preziosi sta trattando l’acquisto della friulana Trudi

UDINE. Possibili novità in vista per la Trudi, la storica azienda di Tarcento che produce peluche venduti ai bambini di tutto il mondo. Secondo indiscrezioni emerse negli ambienti finanziari milanesi e riprese anche dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, Giochi Preziosi, guidata dal fondatore e presidente Enrico Preziosi (è anche il numero uno della società calcistica del Genoa), potrebbe infatti rilevare Trudi. La società Giochi Preziosi ha rinviato all’ultimo trimestre dell’anno la quotazione a Piazza Affari.
La notizia è stata data direttamente da “Il Sole 24 Ore”, che spiega anche la motivazione, ossia la quasi acquisizione del maggior gruppo del settore giocattoli spagnolo, cioè Famosa Toys Sa. Il gruppo spagnolo ha una storia di oltre 50 anni e il suo promo prodotto, la bambola “Guendolina” è diventata un’icona del settore dei giochi per bambini.
Oggi l’azienda opera in Spagna, Portogallo e soprattutto in America Latina (in particolare in Messico). È quasi fatta invece l’acquisizione in Italia del marchio dei peluche Trudi, dal gruppo Carisma, che da generazioni accompagna i più piccoli. Il risultato delle operazioni sarà che Giochi Preziosi avrà un giro d’affari importantissimo, considerando che solamente Famosa Toys Sa dovrebbe portare a circa 200 milioni di fatturato aggiuntivi e che il gruppo lombardo ha chiuso il 2018 con circa 500 milioni di euro di ricavi e un Ebitda di 63 milioni.
Giochi Preziosi, sempre come riporta “Il Sole 24 Ore “, è stato rilanciato dopo la cessione per 105 milioni di euro della quota nella joint venture paritetica con Artsana, Prénatal retail group e relativa al business retail, che nel 2015 aveva unito le catene Toys Center, King Jouet, Prénatal e Bimbostore in un unico grande network.. Dopo 15 anni dunque i peluche della tarcentina Trudi potrebbero davvero cambiare proprietà.
Giochi Preziosi sarebbe in dirittura di arrivo nella trattativa per rilevare da Carisma la storica fabbrica friulana. I peluche sarebbero così inseriti in un progetto di espansione per il quale il gruppo fondato e presieduto da Enrico Preziosi rinvierà all’ultimo trimestre dell’anno la quotazione a Piazza Affari.
I peluche friulani andrebbero così a far parte di una grande famiglia di giocattoli per bambini di dimensioni internazionali. D’altra parte, proprio la proiezione mondiale era stata una delle molle che, 15 anni fa, aveva spinto la famiglia Patriarca, fondatrice della Trudi, e il fondo Giada, controllato dalla finanziaria "21 Investimenti", a cedere l’azienda alla Paladin-Carisma Spa del gruppo Bain and Company Italy. In quel momento la Trudi era in una fase di forte rilancio che aveva impegnato la famiglia Patriarca e la finanziaria veneta in un progetto di allargamento della gamma dei prodotti, oltre che di internazionalizzazione e rifocalizzazione gestionale.
Adesso vedremo se il nuovo passaggio di mano andrà davvero in porto per scrivere un nuovo capitolo della storia dei peluche più famosi del mondo.
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