Giordani: ultimi lavori nel nuovo drive in La casa dei concerti destinata ai tamponi

Concessione gratuita all’Azienda sanitaria sino a fine 2021, poi l’Atap deciderà cosa farne. Domani comincia l’attività



Chiuso dopo cinque mesi di intenso lavoro nel “drive in” allestito in Fiera, grazie alla disponibilità dell’ente e dei suoi collaboratori, il centro tamponi dell’Asfo a Pordenone è pronto a traslocare nell’area dell’ex Deposito Giordani. La struttura che per lungo tempo è stata la casa della musica d’avanguardia e dei concerti in città, chiusa ormai da tre anni per il disturbo che arrecava alla quiete dei residenti in zona, è stata concessa in comodato gratuito dalla proprietaria Atap all’Azienda sanitaria, che ieri ha ultimato i lavori di sanificazione e pulizia dei locali e allestito percorsi e indicazioni del nuovo “drive in”: da domani anche in via Prasecco, come avvenuto in viale Treviso sino a ieri mattina, saranno effettuati i tamponi Covid-19 direttamente all’interno delle automobili.

In pochi giorni il Dipartimento di prevenzione dell’Asfo è riuscito ad approntare la nuova location, individuata dopo che l’Interporto – inizialmente prescelto – era stato ritenuto non idoneo per ragioni tecniche, relative in particolare all’altezza dei locali e alla distanza tra la zona tamponi e gli uffici necessari all’attività. I test clinici naso-faringei saranno effettuati in un tunnel che le vetture raggiungeranno provenendo dalla rotonda sulla Pontebbana, varcando l’accesso del primo dei due cancelli che s’incontrano, effettuando un percorso predeterminato, sostando se necessario nel grande parcheggio che si trova sul retro del deposito e quindi uscendo attraverso il secondo cancello. All’interno del capannone sono stati suddivisi gli spazi interni erigendo pareti divisorie e creando altri locali, adeguatamente separati, in cui dovrebbero essere effettuate le vaccinazioni antinfluenzali.

Tutto approntato a tempo di record, grazie al “sistema” tra vari enti pordenonesi (amministrazione comunale, Asfo, Atap, Interporto Centro ingrosso e la stessa Pordenone Fiere), in quell’ex contenitore culturale che un tempo ospitava i gruppi e i musicisti emergenti, e che negli ultimi tre anni è stato utilizzato esclusivamente come magazzino. La scelta per il centro tamponi è caduta sul Giordani in quanto garantisce una location piuttosto centrale in città, ma allo stesso tempo facilmente raggiungibile lungo i principali assi stradali. Il fabbricato, inoltre, è isolato e recintato, ha un’ampia zona parcheggio e dispone di una viabilità idonea per permettere entrata e uscita delle auto in luoghi nettamente separati. All’interno sono presenti servizi igienici distinti per personale e utenza, locali da destinare a spogliatoi per gli operatori dell’Asfo e varie sale da adibire a uffici.

Un luogo da sfruttare appieno anche e soprattutto dopo la fine dell’emergenza sanitaria, anche se i proprietari dell’Atap non ne hanno ancora programmato il futuro utilizzo. —

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