Giornate di primavera, pienone di visitatori per i 50 anni del Fai
Fine settimana di cultura: quattro siti aperti anche a Udine. L’assessore Pirone: «La città in un vortice di conoscenza»

Ha ottenuto la qualifica di “chicca” nazionale del Fondo ambiente italiano (Fai), palazzo Antonini Mangilli del Torso, gioiello di piazza Garibaldi, che in questi giorni pullulava di giovani e visitatori, accorsi per vedere gratis (o con un piccolo contributo volontario) l’attuale sede del Centro internazionale di scienze meccaniche (Cism). Sabato 22 e domenica 23, infatti, si è svolta anche a Udine la 33esima edizione delle Giornate di primavera del Fai, con alcuni palazzi cittadini che hanno aperto le porte a interessati e curiosi.
Fai, i segreti dei palazzi di Udine aperti al pubblico per le giornate di primavera










«Quest’anno si celebra il cinquantesimo anniversario del Fai, un traguardo importante che festeggiamo con un boom di visitatori nei siti aperti» dice Chiara Bettuzzi, capo delegazione di Udine.
«Rispetto agli altri anni, la partecipazione è aumentata e soprattutto anticipata: in tanti, all’ora di apertura, erano già qui» prosegue Bettuzzi. E tutto lascia pensare che altrove non fosse diverso: in città erano aperti anche palazzo della Porta in via Treppo, la stamperia d’arte Albicocco in via Ermes di Colloredo e la cappella di Santa Maria del Monte di Pietà in via Mercatovecchio.
A fare da apprendisti Ciceroni, come sempre, gli studenti degli istituti superiori udinesi, dal collegio Uccellis (per il Cism) al tecnico commerciale Zanon e licei Bertoni (per la cappella del Monte di Pietà), dallo Stellini (per palazzo della Porta) al Sello (per la stamperia Albicocco).
«L’iniziativa del Fai immette la nostra città in un vortice di cultura e conoscenza, che permette al pubblico di conoscere luoghi di pregio poco noti e di valorizzare le bellezze storico-artistiche del territorio» commenta Federico Pirone, assessore comunale alla cultura. «La città smart non è solo quella evoluta dal punto di vista tecnologico, ma è quella che costruisce partecipazione».
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