Giro di squillo a Udine tre donne a giudizio

Messi sotto sequestro due locali in via Feletto e via Petrarca. Nelle case d’appuntamento si alternavano sette colombiane

UDINE. All’interno di quei due appartamenti in città, per oltre un anno gli uomini, giovani e meno giovani, spesso anche distinti professionisti, si sono susseguiti a tutte le ore del giorno, e della notte, finchè i carabinieri della stazione di Udine Est, facendo seguito a una serie di segnalazioni giunte da vicini insospettiti da quel continuo viavai, hanno avviato le indagini e messo sotto controllo alcune utenze telefoniche dalle quali è affiorata una fiorente attività commerciale a luci rosse.

I militari dell’Arma hanno così cominciato a sorvegliare una casa in via Petrarca e una in via Feletto. È così che, in una giornata del dicembre 2011, è scattato il blitz ed è affiorato in tutti i dettagli un business di lucciole che gravitavano intorno alle due case d’appuntamenti. Almeno sette le ragazze colombiane che si sarebbero alternate all’interno delle case di piacere a partire dall’ottobre 2010 e fino al 17 dicembre 2011 quando, con l’intervento dei carabinieri, i due appartamenti sono stati posti sotto sequestro. A finire nei guai per quella vicenda sono state tre cittadine colombiane chiamate a rispondere ieri dinanzi al giudice per le udienze preliminari, Roberto Venditti.

Si tratta di Carmen Elisa Oviedo, di 50 anni, Angela Maria Carrillo Cardona, di 40 anni, anche lei nata in Colombia ma residente a Udine, e Amanda de Jesus Flores Hernandez 45 anni, pure cittadina colombiana e residente in Spagna, tutte e tre difese dall’avvocato Luca Beorchia.

Stando alle evidenze raccolte nelle indagini coordinate dal sostituto procuratore Maria Caterina Pace, le tre donne, in concorso fra loro e con diverse azioni, avrebbero diretto e amministrato le due case di prostituzione. In particolare, la Cardillo e la Oviedo avrebbero preso in locazione l’appartamento di via Feletto, mentre la Flores avrebbe condotto l’appartamento di via Petrarca.

Tutte e tre, stando all’ipotesi accusatoria, avrebbero partecipato al reclutamento delle ragazze colombiane che venivano proposte alla clientela maschile, quattro di loro gravitavano sulla casa di appuntamenti di via Feletto altre tre avrebbero “prestato servizio” in via Petrarca. Stando all’accusa, rappresentata ieri in aula dal pubblico ministero Andrea Gondolo le tre avrebbero così favorito la prostituzione. Accuse dalle quali dovranno difendersi dinanzi ai giudici del tribunale di Udine in composizione collegiale nell’udienza del primo ottobre visto che il gup ha disposto il rinvio a giudizio di tutte e tre le imputate.

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