Giù le caserme degli alpini per far spazio a case e alberghi

Pontebba: gli interventi coinvolgeranno i complessi militari Zanibon, Fantina e Bertolotti. Il sindaco: cantieri a primavera 2021, previsti 1,7 milioni di euro per le demolizioni 

PONTEBBA. In quelle camerate sono passati migliaia di militari, impegnati nel presidio di un territorio che fu strategico. Dopo decenni di abbandono, le ex caserme di Pontebba sono invase dalla vegetazione e ridotte a ruderi che il Comune ha ricevuto “in dote” dallo Stato, ma che ormai costituiscono un freno allo sviluppo turistico e sociale del paese.

E allora, l’amministrazione comunale programma la demolizione dei vecchi complessi militari, un’operazione per la quale ha ricevuto un finanziamento di 1,7 milioni di euro dalla Regione. «Entro un mese avremo il progetto definitivo-esecutivo e in primavera contiamo di affidare i lavori di demolizione» annuncia il sindaco Ivan Buzzi.

L’ex caserma Fantina, già sede del Battaglione alpini d’arresto della Brigata alpina Julia, farà spazio ad aree residenziali. «Ci sono coppie che cercano lotti edificabili – spiega Buzzi – un’opportunità che intendiamo offrire alle famiglie».

È destinata alla demolizione anche la caserma Zanibon, che ospitò ìl battaglione Gemona dell’Ottavo Reggimento alpini fino al 1975, e poi i magazzini del battaglione Val Tagliamento. Rimesse e magazzini sono già stati abbattuti dall’Esercito, il resto sarà trasformato in aree verdi. «L’intenzione – premette Buzzi – è dare una destinazione turistico ricettiva alla zona, visto che alcuni partner italiani e stranieri sono interessati a investire».

Per la Bertolotti, che fu sede dei gruppi Artiglieria da montagna Osoppo e Belluno – lambita dalla ciclovia Alpe Adria – il Comune intende recuperare il corpo centrale, attingendo a finanziamenti regionali, e salvare un paio di rimesse, ricavando un’ampia area verde attrezzata anche per la sosta dei camper. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto