Giunta: "Ho sbagliato a pubblicare il mio sfogo sui social ma non rinnego nulla"

L’organizzatore del festival ha cancellato da Facebook il post: «L’ho detto anche a Venanzi: non volevo creargli problemi»

Filippo Giunta recita il mea culpa il giorno dopo lo sfogo sui social network. «È vero, ho sbagliato ad arrabbiarmi dimenticandomi che Facebook non è il diario con cui condividere i propri sentimenti con gli amici ma un mezzo di comunicazione che ormai ha sostituito i comunicati stampa». Parole che ha voluto ribadire anche all’assessore Venanzi durante uno scambio di messaggi.

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«Non rinnego quello che ho scritto – aggiunge – ma tornassi indietro non lo rifarei». Infatti quel post è stato cancellato dalla bacheca personale. «Io non voglio creare problemi alla giunta comunale a cui sono grato per la disponibilità – spiega –. Non ce l’ho con loro. Anzi, li stimo e se Honsell mi chiamasse sarei pronto a tornare».

L’organizzatore del Rototom Sunsplash ci tiene, però, a ribadire alcune questioni che lo fanno restare fermo, almeno per ora, sulle sue posizioni. «Non voglio continuare a fare polemiche – premette – e non mi attendevo che la questura ci accogliesse a braccia aperte, ma visto che intendiamo proporre un evento di minore portata rispetto al Sunsplash, ci sono sembrate strumentali tutte quelle restrizioni. Appena hanno sentito parlare del nostro ritorno, senza che nemmeno protocollassimo una domanda scritta, hanno subito messo le mani avanti».

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Il Rototom Sunsplash manca dal Friuli da 8 anni, da quando il 2 novembre 2009 fu annunciato l’addio a seguito «dell’accanimento dei controlli durante l’ultimo festival», come spiegarono gli organizzatori durante la conferenza stampa, e dell’indagine aperta contro il presidente Filippo Giunta per agevolazione dell’uso di droghe. Da allora il festival ogni anno si svolge a Benicasim in Spagna e tocca le 230 mila presenze all’anno. Nel frattempo il 13 maggio 2015 Filippo Giunta è stato assolto dall’accusa «perché il fatto non sussiste». Per quest’anno è previsto per la prima volta una manifestazione di portata mondiale in Africa.

«Nulla o quasi è cambiato in questi otto anni – conclude Giunta –. Facciamo festival in tutto il mondo. Tutti ci vogliono e noi non abbiamo mai creato problemi. In Friuli invece è impossibile. Per farci cambiare idea dovrebbero stupirci. Avere un atteggiamento meno ostile e arrogante nei nostri confronti».

«Siamo pronti però a discutere seduti a un tavolo con il prefetto, il garante dell’ordine pubblico. Ma sia chiaro: noi non torniamo in Friuli per chiedere la carità, ma perchè era il nostro sogno festeggiare i 25 anni dell’associazione Rototom nel territorio in cui siamo nati».

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