Gli enti pubblici non pagano, Pessot costruzioni va in crisi

PORDENONE. La crisi dell’edilizia – uno dei comparti più colpiti dalla recessione – e il mancato pagamento dei crediti da parte degli enti pubblici – ben 700 mila euro – ha messo in ginocchio la terza, per dimensioni, azienda del settore del Friuli occidentale, la Pessot Costruzioni srl, con sede legale a Fontanafredda, ammessa dal tribunale di Pordenone alla procedura di concordato preventivo. Le prospettive, tuttavia, se la ristrutturazione del debito, 8 milioni di euro, andrà a buon fine, potrebbero portare a una ripartenza.
La società, assistita dall’avvocato Barbara Bortolussi, aveva presentato, il 7 maggio, una proposta di concordato con riserva e chiesto al tribunale 60 giorni per depositare un progetto, come avvenuto a fine luglio. Nel frattempo, però, Pessot Costruzioni srl, aveva in piedi cinque commesse nel ramo lavori pubblici: due col Consorzio di bonifica Cellina-Meduna, una col Comune di Sesto al Reghena, col Comune di Montereale Valcellina, una con la Provincia di Pordenone.
Col concordato i lavori si sarebbero interrotti, cagionando un danno alla stessa esecutrice per mancanza di introiti e agli enti commissionanti. E’ stata, quindi, chiesta una procedura particolare, ovvero l’affitto, con successivo impegno di vendita a soggetti terzi, delle cinque commesse e ciascuna di queste è stata considerata un ramo d’azienda. A sovrintendere all’operazione, con compiti di sorveglianza sugli adempimenti, il tribunale aveva nominato un pre-commissario, Paolo Pilisi Cimenti.
Due i bandi d’asta indetti: il primo per le commesse del Consorzio di bonifica e del Comune di Sesto al Reghena; il secondo per la commessa del Comune di Montereale Valcellina. La Provincia di Pordenone aveva invece optato per la rescissione del contratto senza penale.
Al primo bando hanno partecipato sei aziende e la Ceconi di Treviso si è aggiudicata l’asta al doppio del prezzo base, 240 mila euro su 120 mila iniziali. L’affitto d’azienda è stato ufficializzato venerdì scorso e la prossima settimana riprenderanno i lavori.
Il secondo bando ha visto vincente la Bettiol srl di Pordenone. Ma il Comune di Montereale, dopo la comunicazione dell’atto aggiudicativo, ma inviato al pre-commissario una lettera di revoca della proposta, affidando i lavori ad un’altra impresa. La procedura concordataria potrebbe ricorrere, inviando gli atti per una valutazione al tribunale, che ieri (presidente Francesco Pedoja, Maria Paola Costa e giudice delegato e relatore Francesco Petrucco Toffolo) ha ammesso al concordato la storica srl di Fontanafredda. Contestualmente ha nominato commissario Paolo Pilisi Cimenti e fissato l’adunanza dei creditori per il 13 ottobre alle 9.30.
La proposta di concordato prevede il pagamento in toto dei creditori privilegiati e l’11,1 per cento della parte chirografaria. La liquidità dovrebbe arrivare, secondo il progetto, dalla vendita di attrezzature (solo gli escavatori sono oltre duecento), capannoni, sede operativa di Roveredo in Piano compresa, appartamenti costruiti su molti paesi del Friuli occidentale.
Quanto ai dipendenti, ora 25, in parte sono impiegati nei lavori pubblici affidati attraverso la procedura di affitto dei “rami d’azienda” e, secondo il progetto, dovrebbero essere trasferiti nelle società che acquisteranno, dopo il periodo di affitto, le commesse affidate.
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