Gli investigatori: "Abbiamo raccolto buoni elementi, ma occorre cautela"

L’appello del procuratore De Nicolo: non sbattiamo mostri in prima pagina, vedremo se i riscontri sono sufficienti
Udine 26 Febbraio 2014. controlli antidroga Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - TURCOi
Udine 26 Febbraio 2014. controlli antidroga Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - TURCOi

UDINE. «Non sbattiamo i mostri in prima pagina». Le parole del capo della Procura di Udine Antonio Di Nicolo invitano alla cautela. L’indagine avviata nell’autunno scorso è partita dalla segnalazione di poche famiglie ed è stata condotta per mesi con l’ausilio di riprese audio e video che hanno immortalato quanto avveniva quotidianamente all’interno della struttura per l’infanzia.

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«Abbiamo raccolto diversi elementi – è stata la conferma giunta dal capo della Procura della Repubblica di Udine – attraverso le intercettazioni ambientali: elementi di prova che riteniamo molto significativi. È nostra preoccupazione garantire massima tutela ai bambini che frequentavano e che frequentano tuttora la struttura».

Va infatti precisato che non vi è stata alcuna sospensione dell’attività all’interno dell’istituto, che i bambini frequentano regolarmente.

A coordinare il lavoro è stato il sostituto procuratore Annunziata Puglia, ma De Nicolo ha voluto precisare come all’interno della Procura di Udine esista «un gruppo di cinque colleghe che si occupa dei soggetti deboli, ponendo massima attenzione non solo ai fatti intrafamiliari, in primis i maltrattamenti in famiglia e reati connessi, nonché agli episodi di stalking, purtroppo abbastanza frequenti, ma anche a tutti i casi in cui soggetti deboli subiscono dei reati. Sono fenomeni – ha sottolineato il procuratore capo – che noi investighiamo in maniera approfondita.

Va detto che non sempre e non tutti questi fenomeni, alla fine, ci portano a esercitare un’azione penale. In alcuni casi – ha aggiunto De Nicolo – le prime notizie di reato si rivelano infondate, ma è comunque nostro preciso dovere condurre indagini approfondite su tutte le segnalazioni che ci arrivano.

Riguardo al fatto specifico dei presunti maltrattamenti nella scuola per l’infanzia, grazie ai mezzi tecnici che abbiamo messo in campo riteniamo di aver acquisito riscontri importanti, fermo restando che dovrà essere sentita la voce della difesa e si dovranno attendere gli esiti del processo che deve ancora essere celebrato».

Nessuna condanna preventiva, dunque. La Procura, come ha sottolineato de Nicolo, sta facendo il proprio lavoro. «Vedremo in seguito – ha concluso – se gli elementi raccolti saranno sufficienti a sostenere le accuse» .(a.c.)


 

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