Gli organizzatori del Rototom Sunsplash: "Vogliamo tornare al parco del Cormôr, non ad Osoppo"

UDINE. «O ci concedono la possibilità di tenere l’evento al Parco del Cormor oppure non se ne farà nulla». Manuele Ceschia di Homepage lancia l’aut aut. Niente parco del Rivellino o Tramonti di Sopra.
Per festeggiare i 25 anni dell’associazione Rototom l’unica soluzione resta il Parco del Cormor. Gli organizzatori hanno formalizzato la richiesta al Comune e alla Questura.
«Abbiamo ricevuto– racconta Ceschia – numerosi attestati di stima da parte di amministratori che vorrebbero la manifestazione, ma ci tengo a precisare una cosa: non si tratta del Rototom Sunspalsh, ma di un mini evento commemorativo della durata di due giorni.
Il Parco del Rivellino, nonostante l’interessamento dell’assessore regionale Gianni Torrenti, non ci interessa.
Sarebbe troppo dispendioso per le nostre tasche. Non abbiamo la struttura adatta per sostenere questo genere di manifestazione, al momento.
Non è poi escluso che nel 2018 si faccia qualcosa di più grande mettendo insieme più realtà e facendo sinergia. Il Parco del Cormor, invece, – continua – ha la dimensione adatta per ospitare questo evento che richiamerà migliaia di persone ma non certo i 200 mila a cui si era abituati in passato al Parco del Rivellino.
Con questo voglio smorzare da una parte gli animi perché non è attesa un’invasione e dall’altra non voglio illudere nessuno».
Gli organizzatori sono pronti a mettere sul piatto 50 mila euro per l’evento. La prima parte avrebbe luogo nel pomeriggio del 16 al Visionario con due docu-film, un dibattito sulla difficoltà a fare eventi in Italia, l’intervento del giornalista e politico Giulietto Chiesa e una performance musicale.
Quindi il 17 il grande concerto al parco del Cormor con star di fama mondiale legati alla storia del Rototom come Elisa, Frankie hi-nrg, Subsonica, Vinicio Capossela e Pitura Freska». Per finire musica con dj in un padiglione dell’Ente Fiera.
Homepage ha partecipato a novembre a un bando di gara all’assessorato regionale al turismo. «A giorni sapremo se verrà finanziato».
Il mini festival non avrà, infatti, solo carattere culturale e musicale, come tiene a precisare lo stesso Ceschia. «Avrà anche una valenza turistica. Sapendo del buon impatto di spettatori che avremo, pensiamo di portarli, con un format ben studiato, a visitare le cantine del Friuli Venezia Giulia e i prosciuttifici.
Sapendo poi che il pubblico del Rototom è green vogliamo organizzare dei tour sulle piste ciclabili o delle gite sui colli. Noi – sottolinea ancora l’ideatore di Homepage, associazione che festeggia i 10 anni e che nel fine settimana presenterà il calendario del proprio festival che partirà da fuori regione – stiamo portando avanti questo progetto».
«Mi auguro un confronto serio su questa proposta lasciando da parte le polemiche – aggiunge – che ci sono state finora e che non portano lontano. Al consigliere regionale Roberto Novelli, per esempio, dico che noi, come Homepage, da anni facciamo campagne contro l’abuso di alcol, droga e medicinali».
Con Filippo Giunta, “mente” e organizzatore del Rototom continuano, nel frattempo, i contatti. «E’ dispiaciuto – racconta – perché non pensava che il proprio pensiero su Facebook diventasse un affare di Stato.
Lui tornerebbe volentieri in Friuli per riabbracciare la sua terra, ma con la consapevolezza che non deve farlo per forza né per chiedere la carità. Altrimenti continuerà con i tour di successo in Europa, Nordamerica, Sudamerica e ora anche Africa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto