Gli specializzandi in pediatria: chiudere i punti nascita di Latisana e Gorizia

Lettera aperta al presidente della Regione; all’assessore regionale alla salute e ai direttori dei reparti di pediatria e ostetricia e ginecologia del Fvg

UDINE. Questo il testo della lettera. Tutti i particolari domani nel Messaggero Veneto in edicola.

«In qualità di medici pediatri in formazione (specializzandi in pediatria) del Friuli Venezia Giulia, ovvero principali futuri attori della sanità regionale, siamo profondamente allarmati dalle recenti notizie riguardanti la mancata chiusura dei punti nascita di Latisana e Gorizia.

In accordo tra l’altro con quanto già ripetutamente segnalato e sottoscritto da tutti i direttori delle pediatrie regionali, tale provvedimento si rende necessario e non procrastinabile alla luce di una consolidata letteratura scientifica internazionale da cui emerge chiaramente l’aumentato rischio di mortalità materno-infantile per le gravidanze portate a termine nei punti nascita con un numero di parti inferiore a 500 per anno.

La chiusura dei suddetti punti nascita costituisce un atto dovuto e urgente, coerente con le linee guida internazionali e con la riorganizzazione sanitaria degli altri stati europei, proprio per garantire la sicurezza della madre e del bambino, al di là delle scelte demagogiche da cui i politici non riescono a svincolarsi.

La presunta tutela di una piccola comunità, indicata a torto come motivo di mantenimento in funzione degli ospedali locali, comporterà in questo caso un grave rischio per la salute materno infantile.

Le scelte politiche regionali dovrebbero essere dettate da considerazioni socio-sanitarie, mirate al rispetto e alla tutela della migliore cura per mamme e bambini. Qualsiasi altra considerazione di opportunità politica non può che andare contro tale principio.

Gli specializzandi in pediatria delle università di Udine e Trieste ritengono unanimemente di dover rinnovare la profonda disapprovazione per una prospettiva di lavoro in sedi che per la limitatissima casistica produrranno inevitabilmente una perdita delle conoscenze e delle esperienze acquisite durante la propria formazione, comportando un concreto rischio per la salute materno infantile nella nostra regione.

Proprio perché ci sentiamo (e di fatto siamo) direttamente e responsabilmente coinvolti nelle scelte di politica sanitaria regionale chiediamo agli organi competenti di attuare quanto già indicato e stabilito dai seguenti documenti:

Patto per la Salute 2010-2012, rep. n. 243/CSR siglato il 3 dicembre 2009 con intesa tra Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, che prevede, tra l’altro, la riorganizzazione delle reti regionali di assistenza ospedaliera;

D.G.R. 11 marzo 2010, n. 465 recante “L.R. 23/2004 art. 8 - approvazione definitiva del piano sanitario e sociosanitario regionale 2010 – 2012”;

Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane sul documento concernente “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo” (Rep. Atti n. 137/CU del 16 dicembre 2010) che individua i principi e i criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale del percorso nascita.

Intesa del 22 settembre 2011 (Rep. Atti n. 88/CU) che approva lo schema del Piano Sanitario Nazionale per il triennio 2011-2013, che pone tra le priorita` del Sistema Sanitario Nazionale la tutela della salute della donna durante tutto il percorso nascita e del nascituro e fornisce indicazioni sui criteri da adottare per la riorganizzazione della rete assistenziale del percorso nascita; D.G.R. n. 1083, del 15 GIUGNO 2012

Riteniamo inoltre fondamentale d’ora in poi essere parte attiva nelle discussioni riguardanti la futura riorganizzazione della medicina pediatrica territoriale regionale.

Gli specializzandi in Pediatria del Friuli Venezia Giulia:

Chiara Zuiani, Michela Vergine, Valentina Dolcemascolo, Martina Tubaro, Giorgia Romano, Elena Marcuzzi, Ilaria Rosso, Andrea Bon, Ilaria Cadel, Silvia Celestino, Giulia Spagnut, Rosa Lualdi, Daniela Vernuccio, Michele Arigliani, Raffaella Moretti, Giulia Ventura, Marta Feltrino, Marta Massaro, Katy Vecchiato, Francesca Barbieri, Matteo Pavan, Andrea Magnolato, Paola Pascolo, Cristina Bibalo, Chiara Bibalo, Lorenza Matarazzo, Sara Lega, Silvia Nider, Maria Chiara Pellegrin, Elisa Benelli, Marta Minute, Maria Valentina Abate, Marco Copertino, Angela Pirrone, Samuele Naviglio, Giuseppa Patti, Elisa Rizzello, Federico Poropat, Meta Starc, Alison Shardlow, Matteo Chinello, Matteo Bramuzzo, Elisa Panontin, Giorgio Cozzi, Giulia Paloni, Sara Dal Bo, Elena Rossetto, Giovanna Ventura, Ingrid Rabach, Serena Pastore, Stefania Crocco, Alessandro Amaddeo e Iana Elkina»

Argomenti:sanità

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