Gli staff dei politici, i portaborse vanno all’assalto della Regione

Tra maggioranza e opposizione sono stati firmati decine di contratti dai collaboratori di giunta e gruppi. Lega in ritardo

UDINE. Gente che va, gente che viene. Succede sempre, a ogni nuova legislatura, e anche quella targata Massimiliano Fedriga non fa alcuna differenza.

Dal 29 aprile in poi, infatti, maggioranza e opposizione hanno cominciato a riempire le tessere del mosaico grazie a quelle posizioni di collaborazione che spettano a giunta e gruppi consiliari. Un processo che non è ancora terminato, ma che, piano piano, si sta avvicinando alla sua completa definizione.

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Così, ad esempio, se il governatore non si è separato, tra gli altri, dai fedelissimi Demetrio Filippo Damiani ed Edoardo Petiziol, nello staff del vicepresidente Riccardo Riccardi c’è la confermata Fanny Codarin assieme a Maurizio Marzi e, dopo gli ultimi mesi di collaborazione con gli azzurri, Alessandro Montello.

E se l’assessore Barbara Zilli ha scelto di non rinunciare a Enrico Andreucci Florio, la collega forzista Tiziana Gibelli ha optato per Matteo Santarossa, già collaboratore di Mara Piccin nella passata legislatura, e Noemi Bet, compagna dell’onorevole Roberto Novelli e fino a qualche settimana fa dipendente del gruppo azzurro.

Sempre citando alcuni componenti di staff, vecchi e nuovi, quindi, Alessia Rosolen si è affidata all’esperienza di Giovanni Stocco capace negli ultimi due anni di rivitalizzare l’immagine mediatica (e strategica) di Renzo Tondo, Sergio Bini ha portato in Regione uno dei suoi uomini più fidati e cioè Luca Sedrani, il compagno di giunta Pierpaolo Roberti ha optato per Loredana Vesnaver, mentre Fabio Scoccimarro ha “premiato” Emanuele Esposito che già aveva seguito con sagacia e capacità le campagne di Fratelli d’Italia nei mesi antecedenti il voto di fine aprile.

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Mauro Tonino, quindi, è il nuovo braccio destro di Graziano Pizzimenti con Paolo Bearzi al fianco di Sebastiano Callari e Ambra Bernardini di Stefano Zannier.

Passando dalla giunta ai gruppi va segnalato, innanzitutto, come questi siano maggiormente in ritardo nel completamento delle pratiche di staff. È questo il caso, ad esempio, della Lega che non ha depositato nemmeno uno dei 12 contratti spettanti al gruppo.

Forza Italia e Fratelli d’Italia, prima di chiudere i rispettivi cerchi, hanno invece, e intanto, deciso di affidarsi a un capo segreteria unico e cioè a quel Giuliano Pascazio già collaboratore di Pdl prima ed Ncd poi. ProgettoFvg, inoltre, ha chiuso due contratti per la segreteria – Valentina Maurizio e Daniele Martina –, in attesa del terzo, mentre il Patto ha scelto Cristina Basso e Francesca Santi, quest’ultima già precedentemente in forza all’assessorato di Mariagrazia Santoro.

Un solo nome, per il momento, per il M5s con la conferma di Cristiana Dalla Zonca, con i Cittadini che proseguono assieme a Davide Gollin, Elena Gasparin e Andrea Bruscia e Giuseppe Sibau che ha deciso di farsi affiancare dalla giornalista Annalisa Anastasi.

Più complessa, infine, la situazione del Pd che dopo la sconfitta elettorale ha dovuto, drasticamente, ridurre il numero dei dipendenti non potendo più contare sui posti in giunta.

Gli assessori uscenti, però, sono riusciti a “salvare” quasi tutti i propri uomini: Simone Bordon (fedelissimo di Cristiano Shaurli), Andrea Simone Lerussi (Santoro) e Marco Minuz (Bolzonello). Confermato capo segreteria Fabio Ciprian, quindi, il gruppo si farà carico anche di Milos Cotar, nella passata legislatura segretario di Igor Gabrovec quando questi era vicepresidente del Consiglio Fvg, oltre, tra gli altri dipendenti, a due collaboratori storici come Ksenja Starec e Flavio Pizzolato.

Quanto a comunicazione, infine, confermati in ruolo i validissimi Marco Zanolla e Gianpiero Bellucci, quest’ultimo, tuttavia, con un contratto da “esterno”.

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