Gli stipendi dei medici, ecco quanto rende la libera professione - L'inchiesta

UDINE. Quasi due dirigenti medici su tre dell’Azienda sanitaria universitaria integrata udinese e dell’Aas 5 “Friuli occidentale” percepiscono compensi dalla libera professione. Guadagni che, alle volte, raggiungono cifre molto elevate (anche 200 mila euro lordi annui) e superiori agli stipendi ottenuti nel ruolo da dipendenti pubblici. Inizia oggi la nostra inchiesta che pone sotto la lente di ingrandimento le retribuzioni dei responsabili di dipartimento e di strutture complesse degli ospedali e delle strutture sanitarie delle province di Udine e Pordenone.
Libera professione “intra moenia”
I dati sono pubblici e facilmente ricavabili dalla voce “amministrazione trasparente”. Precisiamo subito una cosa. Quando si parla di libera professione, l’ultima voce che appare nelle tabelle pubblcate sul portale, si intende “intramoenia”, ovvero la prestazione erogata al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche del nosocomio a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Il dottore è tenuto al rilascio di una regolare fattura e la spesa sanitaria è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmente le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Il cittadino ha facoltà di scegliere il medico a cui rivolgersi per la visita. Insomma, tutto avviene alla luce del sole.
Nulla è “a nero” e il compenso ottenuto è soggetto a ritenute fiscali e previdenziali. Anzi. Di tutto il guadagno ottenuto ciò che rimane in tasca al dirigente è molto inferiore alla metà. Il 5 per cento viene infatti detratto per legge per finanziare il fondo per il contenimento delle lista d’attesa e poi c’è una quota più sostanziosa, variabile a seconda della prestazione, destinata ai costi di produzione dell’Azienda. L’intramoenia è stata introdotta e regolata per legge anni fa, tra le polemiche che ne sono seguite, per ridurre proprio le liste d’attesa. Ma non sempre ha avuto gli effetti sperati. Così, come ci rivelano altri dottori, non è detto che affidandosi a questa “scorciatoia” si riesca a ottenere la visita il giorno seguente. Anzi bisogna pazientare un mese o un mese e mezzo. Sempre meglio comunque delle infinite code che spesso fanno arrabbiare i pazienti.
I conti in tasca ai medici - Tutti i dati degli stipendi dei dirigenti
Prenotazioni e costi
Per accedere alla libera professione è necessario, innanzitutto, scegliere il nominativo del professionista con cui i intende eseguire la visita. Si può telefonare – come riportato nel sito dell’Asuiud - al numero unico call center salute e sociale attivo dal lunedì al venerdì o recarsi di persona agli sportelli dedicati del Servizio casse e prenotazione libera professione attivi negli ospedali di riferimento. Il pagamento della tariffa si effettua prima dell’esecuzione della prestazione. I costi, per fare un esempio, vanno dai 13 euro richiesti dall’equipe di medicina nucleare ai 2 mila euro per una relazione medica in lingua straniera svolta dalla struttura di clinica di malattie infettive dell’ospedale di Udine.
Stipendi ai raggi X
Ma quanto guadagna un medico dirigente? Il compenso annuo lordo si divide principalmente in cinque voci. La prima è lo “stipendio tabellare” che comprende il trattamento fisso previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro, la retribuzione di anzianità e la tredicesima. La seconda è la “posizione parte fissa” che riguarda l’indennità prevista dal Ccnl in relazione all’incarico ricoperto. La terza è la “posizione parte variabile” derivante dalla graduazione economica dell’incarico dirigenziale. La quarta è la “retribuzione di risultato” connessa al raggiungimento degli obiettivi aziendali. E infine vi è la libera professione.
I compensi dall’intramoenia
Ed ecco, quindi, il risultato di questa prima parte dell’inchiesta. Nell’Azienda sanitaria universitaria integrata udinese sono 43 i dirigenti di area medica e veterinaria su un totale di 73 che hanno ricevuto compensi nel 2016 dalla libera professione. Al primo posto c’è Miran Skrap direttore di neurochirurgia che, a fronte di uno stipendio lordo di circa 130 mila euro, ha guadagnato quasi il doppio con l’intramoenia, ovvero 217.361 euro. In seconda posizione si trova Franco Grimaldi, direttore del dipartimento di endocrinologia e malattie del metabolismo, con 92.956 euro.
A seguirlo Marco Piemonte, direttore di chirurgia specialistica con 92.691 euro. Per quanto riguarda, invece, l’intera Azienda per l’assistenza sanitaria n.5 “Friuli occidentale”, su 591 medici, 363 hanno esercitato libera professione e consulenze nel corso del 2016. In testa, come nel 2015, c’è il primario del reparto di pneumologia a Pordenone, Francesco Mazza, con 140.337 euro. Subito dopo, due specialisti di otorinolaringoiatria, Mattia Adriano Lombardo, di San Vito al Tagliamento, con 82.399 euro e Vittorio Giacomarra, dell’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, con 68.688 euro..
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