Gli stipendi d'oro dei dirigenti Fvg: i più pagati sono gli avvocati della Regione

Complessivamente i vertici costano all'ente pubblico oltre 12 milioni di euro all'anno: gli ex provinciali, trasferiti a Trieste, sono invece al di sotto della media dei colleghi. Ai primi posti tra i legali ci sono Martini e Volpe che superano anche il direttore generale

UDINE. I 120 dirigenti della Regione costano 12 milioni 165 mila 893 euro l’anno. I più pagati sono gli avvocati, con una retribuzione annua lorda che arriva a sfiorare i 180 mila euro. Mentre chi incassa lo stipendio più basso, guadagna comunque 77 mila 642 euro. Due le persone che non dichiarano il proprio compenso, entrambe della direzione generale: Lucio Beltrame ed Edoardo Chicco. C’è da dire però che, scorrendo alcuni curricula, l’esperienza alle spalle è di tutto rispetto. È il caso, per esempio, di Rita Auriemma, direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’Erpac, l’Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione, che ottiene un assegno annuale di 85 mila 665 euro l’anno. Auriemma, prima di approdare in Regione, era professore aggregato alla facoltà di Beni culturali dell’università del Salento ed è un archeologo subacqueo certificato.

Gli avvocati guadagnano più dei dirigenti

Come accennato i posti di vertice fra i compensi dei dirigenti sono tutti occupati dal servizio avvocatura: Vinicio Martini è il dirigente più ricco della Regione, con 177 mila 976 euro. Seguono i colleghi Ettore Volpe (171 mila 810), Beatrice Croppo (153 mila 737) e Roberto Crucil (152 mila 711). Il direttore generale Franco Milan (150 mila 266) interrompe il filotto poiché precede l’ultimo componente dell’avvocatura generale, Daniela Iuri (145 mila 735). Guglielmo Berlasso, ex direttore della Protezione civile, oggi con una scrivania nella direzione generale, guadagna 137 mila euro l’anno. Magda Uliana, numero uno di Infrastrutture e territorio e moglie dell’ex presidente della Regione Sergio Cecotti, incassa 136 mila 659 euro l’anno per un incarico che – va riconosciuto – è di enorme responsabilità. Luciano Sulli, il nuovo capo della Protezione civile, ha un assegno di poco inferiore (136 mila 598) per un lavoro che non conosce festivi.

Guglielmo Galasso, che ha in mano le redini del servizio 112, ha un reddito annuo di 93 mila 653 euro. Il direttore dell’Agenzia Regione cronache, Pierpaolo Dobrilla, incassa 125 mila 970 euro l’anno, mentre Gianluca Dominutti che ha l’interim dell’ufficio stampa e comunicazione, oltre a essere il direttore del Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica, percepisce 101 mila 449 euro. Il potentissimo braccio destro di Debora Serracchiani, Agostino Maio, dopo una carriera spesa nell’amministrazione dell’università, è capo dell’ufficio di gabinetto e guadagna 106 mila 428 euro l’anno. Giancarlo Lancellotti è il portavoce della presidente e siede nell’Ufficio a supporto degli organi politici della giunta, con un assegno annuo di 91 mila 519 euro.

Regionali ed ex provinciali

Scorrendo i nomi dei dirigenti, è evidente la differenza di stipendi che intercorre fra i regionali e gli ex provinciali. Per esempio, i migrati dalla Provincia di Udine, Nilla Patrizia Miorin, Valter Colussa e Daniele Damele, oscillano fra gli 87 e i 90 mila euro, oltre a essersi dovuti in molti casi reinventare quanto a competenze. Per esempio, se Miorin fino al 2015 era al Servizio lavoro collocamento e formazione e ha mantenuto un incarico coerente in Regione, altrettanto non si può dire per Colussa e Damele. Il primo dall’area di staff giuridico istituzionale è passato alla Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche, mentre Damele era nelle aree di staff giuridico istituzionale ed economico finanziaria, ora è direttore del Servizio promozione, statistica agraria e marketing dell’Ersa.

Società partecipate, trasparenza a metà

Maurizio Castagna, presidente e ad di Autovie Venete, si conferma il paperone fra i manager delle società controllate dalla Regione. Il reddito imponibile del 2016 sfiora i 236 mila euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente, quando era a 241 mila 754 euro. Staccato di poco c’è il presidente dell’Aeroporto Fvg, Antonio Marano, a 216 mila euro. Terzo si piazza Giorgio Damiani, presidente e amministratore unico di Fvg Strade, con 202 mila 685 euro.
 

Castagna è dunque il manager con i guadagni più alti, fra chi li dichiara però. Perché società come Insiel e Mediocredito per il 2016 non presentano alcun 730. Insomma, una operazione trasparenza che zoppica quella delle partecipate regionali, anche perché all’interno delle società che puntano a essere una casa di vetro, raramente tutti i consiglieri esibiscono i propri redditi (è il caso di Friulia, Autovie Venete e Aeroporto Fvg). Da sottolineare anche che i consiglieri sono spesso liberi professionisti (in particolare commercialisti e avvocati) e capita che il loro reddito superi quello dei presidenti.
 
Caso limite è in Autovie Venete, con la dichiarazione da capogiro di Giancarlo Fancel, consigliere della concessionaria autostradale, ma soprattutto dal maggio 2014 chief financial officer di Generali Italia. Nel 2016 ha denunciato un milione 141 mila 515 euro (in crescita rispetto ai 705 mila 464 euro del 2015). Anche Amedeo De Toma ha un imponibile più alto rispetto al suo presidente: giuslavorista del Foro di Udine nel 2016 dichiara un reddito di 300 mila 647 euro e compensi derivanti da attività professionale per 400 mila 432 euro. Il vicepresidente, Tiziano Bembo, si ferma a 86 mila 627 euro.

730 a zero

Nel cda c’è anche chi ha presentato 730 a zero, come Ornella Stradaioli** e Benedetta Zambon. Mentre Fabio Albano (Infracis) non ha reso pubblica la propria dichiarazione (come per il 2015). Aeroporto Fvg rimedia alla mancata trasparenza dello scorso anno, quando non era presente sul sito neppure uno dei 730 dei membri del cda. Ma lo fa solo per un terzo. È infatti unicamente il presidente, Antonio Marano, a rendere pubblico il suo reddito imponibile (216 mila e 15 euro) e il reddito da lavoro dipendente, pari a 212 mila 229 euro. Mentre restano vuote le caselle relative ai consiglieri designati dalla Regione, Angela Napolitano (avvocato) e Marco Consalvo (direttore generale).

 
Considerata la scelta dell’amministratore unico, in Fvg Strade l’obiettivo della casa di vetro era più a portata di mano. Il presidente Damiani, avvocato, è stato chiamato nel maggio 2015 dalla giunta Serracchiani per guidare la spa a capitale interamente pubblico.

Lo scorso anno ha riportato un utile di esercizio superiore a 350 mila euro. Resterà presidente, con un compenso fissato a 59 mila euro l’anno, fino al massimo al 31 dicembre 2019. La finanziaria regionale Friulia è trasparente per meno della metà dei suoi componenti: tre su sette rendono pubblici i propri redditi (in calo rispetto allo scorso anno, quando erano sei su sette). La new entry Michela Cattaruzza, l’armatrice al timone di una flotta da 50 milioni di fatturato, in qualità di amministratore delegato di Ocean, è la più ricca, con un 730 da 178 mila 357 euro. Segue il presidente Pietro Del Fabbro, con un reddito imponibile di 153 mila 749 euro e compensi derivanti da attività professionale per 265 mila 666 euro. Staccata Tiziana Moretti con 49 mila 103 euro. Non pervenuti Ruggero Baggio (che lo scorso anno dichiarava 103 mila 169 euro), Massimo Maccioni (165 mila 702 euro nel 2015), Cinzia Palazzetti (non c’era la documentazione nemmeno nel 2015) e Alberto Sandrin (100 mila e 91 euro nella precedente dichiarazione).
 
**Nel riportare le dichiarazioni di presidenti e componenti dei Consigli d’amministrazione – come pubblicati sui siti istituzionali delle società –, per chi ha presentato il proprio 730 abbiamo indicato i redditi imponibili Irpef. Ornella Stradaioli, avvocato, componente del Cda di Autovie Venete, ha presentato una dichiarazioni dei redditi nel quale l’imponibile Irpef è zero, ma la professionista era tenuta a compilare il quadro Lm, per i redditi dei soggetti che aderiscono al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. Nel quadro Lm dell’avvocato Stradaioli il totale componenti positivi, riferito al periodo di imposta 2016, è di 36 mila 836 euro.
 

 

Abbiamo raccolto nella classifica che segue gli stipendi dei 120 dirigenti della Regione. All'interno della tabella, in alto a destra, è possibile effettuare una ricerca per nome o per direzione di riferimento. 

 

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