Gorizia: acconto Imu, il Comune incasserà quasi 3 milioni

Dalle 8 mila seconde abitazioni è previsto un introito di 850 mila euro La prima rata dovrà essere versata anche da 1.400 esercizi commerciali

GORIZIA. Circa 2 milioni e 750 mila euro; tanto introiterà il Comune di Gorizia con la rata di acconto dell’Imu, il cui termine per il pagamento è scaduto lunedì scorso.

Com’è noto, il Governo ha stabilito di sospendere momentaneamente il versamento della prima rata per le abitazioni principali: un provvedimento che nel capoluogo isontino ha interessato direttamente circa 12 mila abitazioni, esentate fino a nuovo ordine dal pagamento dell’imposta municipale unica.

Dalle ottomila seconde abitazioni assoggettate al pagamento dell’imposta, invece, l’amministrazione comunale goriziana incamererà un importo pari a un milione e 850 mila euro: nel conteggio, come stabilito dalle normative nazionali vigenti, non vengono considerate le pertinenze.

In particolare, dovranno sobbarcarsi il pagamento della prima rata dell’Imu nel capoluogo isontino circa settecento uffici, 1.400 esercizi commerciali e duecento immobili adibiti a laboratorio artigianale.

Infine, dalle aree edificabili ancora prive di costruzioni, il Comune stima di ottenere circa 140 mila euro. «Si tratta di valori teorici e stime: gli effettivi importi li conosceremo tra una decina di giorni, quando sarà affluita la maggior parte dei pagamenti avvenuti attraverso i modelli F24 e avremo, dunque, un quadro delineato», spiega la dirigente del Settore economico del Comune, Anna Maria Cisint.

Qualora a settembre da Roma arrivasse l’ordine di ripristinare il versamento dell’Imu sulla prima casa (una questione quotidianamente al centro del dibattito politico nazionale: ieri Berlusconi, da Pontida, ha chiesto addirittura che l’imposta venga abrogata) gli immobili assoggettati nella nostra città sarebbero circa 12 mila, con un introito in acconto stimato in 1,1 milioni di euro.

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