Gorizia, avviati gli espropri per ampliare il canile
GORIZIA. La giunta comunale ha approvato, nelle scorse settimane, il progetto definitivo per l’ampliamento del nuovo canile municipale, che in parte già sorge tra Lucinico e la frazione farrese di Villanova. E, proprio in questi giorni, gli uffici di piazza Municipio hanno avviato le pratiche per l’esproprio dei terreni sui quali saranno realizzati i manufatti che andranno ad affiancarsi a quelli già completati e pronti – almeno sul piano teorico – ad essere utilizzati.
«La fase espropriativa è entrata nel vivo in queste ore – spiega Francesco Del Sordi, assessore comunale alla Tutela ambientale – con l’invio ai proprietari dei terreni interessati della comunicazione d’esproprio. Ora ci saranno trenta giorni per le controdeduzioni e l’eventuale ricorso all’arbitrato, che entro l’autunno dovrà esprimersi sul merito». Difficile indicare con precisione una data per l’inizio dei lavori o, addirittura, per l’inaugurazione del canile comunale, che sostituirà le fatiscenti e inadeguate strutture di via degli Scogli, gestite dall’Aipa.
Del Sordi si professa ottimista: «I soldi ci sono già, una volta approvato il progetto esecutivo potremo iniziare da subito i lavori: non si tratta di adeguare nulla, considerato che le strutture già realizzate sono perfettamente a norma, in regola con le prescrizioni dell’Azienda sanitaria. Potenzialmente, la porzione del canile già costruita sarebbe pronta a ospitare i cani anche domani. Per altre questioni dobbiamo puntare invece all’ampliamento, come specificamente chiesto nei mesi scorsi dall’Aipa».
Per ampliare il nuovo canile sarà necessaria una spesa di 125mila euro: 25mila saranno ricavati dal bilancio comunale, mentre il resto della cifra è stato reperito attraverso fondi regionali. Nei mesi scorsi la Corte dei Conti aveva avviato un accertamento sulla vicenda del canile, per valutare l’eventuale presenza di danno erariale.
A confermare l’avvio dell’accertamento era stato il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Giuseppe Cingolani: la conferma circa l’iniziativa della Corte dei conti è arrivata l’altro giorno, a margine della riunione del consiglio comunale. Sulla questione canile aveva presentato un’interrogazione lo stesso Cingolani, nella quale si chiedeva anche se la Corte dei Conti avesse già aperto o meno un procedimento.
«La vicenda è sconcertante – affermava l’ex segretario democratico -, segnata da condotte discutibili e caratterizzata dal vertiginoso aumento dei costi e dall’estenuante dilatazione dei tempi. Secondo la variante 19 al piano regolatore, del 2006, il nuovo canile doveva sorgere in un’area di circa 10 mila metri quadrati, di proprietà del Comune, ma il cdq si oppone, anche perché nelle vicinanze qualcuno prevede di aprire un agriturismo, di cui a tutt’oggi non c’è traccia».
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