Gorizia, il Tar blocca il piano d’espansione di Wind: impianti congelati
GORIZIA. Gorizia non pare portar bene a Wind. Dopo il caso dell’antenna del parco Marvin a Sant’Anna, la compagnia telefonica si trova a dover gestire un’altra gatta da pelare sempre nel territorio isontino.
Il Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia ha infatti respinto il ricorso del gestore, che aveva impugnato quattro provvedimenti firmati dal settore dei Servizi tecnici per lo sviluppo del territorio del Comune, datati novembre 2014, con i quali è stato ordinato alla compagnia di non effettuare una serie di interventi di riconfigurazione di impianti di telefonia mobile.
Proprio come accadde l’anno passato con Telecom, il Tar ha dato ragione al Comune di Gorizia, confermando dunque la legittimità del regolamento per le installazioni di ripetitori, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella primavera del 2013.
«In estrema sintesi – si legge nel testo della delibera con cui la giunta ha dato mandato all’avvocato Stefano Piccoli di difendere le ragioni dell’amministrazione comunale –, Wind non ritiene che sia legittima la previsione regolamentare, valida in caso di interventi su stazioni radio base ricadenti nelle aree cosiddette “ad installazione condizionata”, secondo la quale, anche nel caso di interventi su impianti preesistenti all’entrata in vigore del regolamento che comportino la riconfigurazione degli stessi (come deve ritenersi siano quelli oggetto del contendere, in quanto viene ad essere modificata la tecnologia di trasmissione), i gestori possono procedervi a condizione che venga dimostrata l’impossibilità di individuare localizzazioni alternative in zone preferenziali o neutre, tali da consentire il corretto funzionamento della rete, e con l’adozione di tecnologie atte a minimizzare l’impatto visivo».
In sostanza Wind contestava (e contesta ancora) l’impossibilità di procedere con l’aggiornamento tecnologico di quattro impianti di trasmissione, installati prima dell’entrata in vigore del regolamento comunale.
«Va ricordato – è specificato ancora il provvedimento dell’esecutivo comunale – che altri gestori (Vodafone), in casi simili hanno prodotto la relazione dimostrante l’impossibilità di individuare altre localizzazioni e hanno quindi potuto procedere tranquillamente agli interventi di riconfigurazione, eventualmente adottando alcuni accorgimenti tecnologici».
Sono quattro gli impianti di trasmissione del segnale telefonico al centro del contenzioso, posizionati in via Catterini, via Brigata Pavia, via Buonarroti e via della Colonia. La stessa delibera di giunta bolla come «infondati» i rilievi della compagnia telefonica, citando esplicitamente il precedente che aveva visto il Comune opposto a Telecom: in quel caso il Tar Fvg aveva definito legittimo il regolamento comunale per la localizzazione, l’installazione ed il monitoraggio degli impianti di telefonia mobile, in vigore dal marzo di due anni fa.
Wind, tuttavia, non ha intenzione di fermarsi: la compagnia telefonica ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato, determinata ad andare fino in fondo alla vicenda.
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