Gorizia, maxi-piano da 84 milioni per restaurare le scuole

La Provincia è pronta a partire, ma il patto di stabilità blocca gli investimenti. Tra le priorità c’è l’intervento per rimettere in sesto la scuola media Ascoli
Bumbaca Gorizia 11_06_2010 - Scuola Media Locchi (scuola rossa) - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11_06_2010 - Scuola Media Locchi (scuola rossa) - Foto di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Scatta la fase attuattiva per il maxi-piano per l’edilizia scolastica redatto dalla Provincia di Gorizia in collaborazione con i Comuni. Ieri, nell’incontro operativo con i rappresentanti delle amministrazioni municipali per fare il punto della situazione e delineare le valutazioni conclusive, è emersa ancora una volta la preoccupazione per i vincoli imposti dal patto di stabilità che impediscono di far partire interventi urgenti.

Una situazione, quella degli istituti goriziani e isontini, che come sottolinea nella premessa al documento l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Donatella Gironcoli «mostra ancora troppe emergenze irrisolte, nonostante le eccellenze ed i passi avanti. L’obiettivo principale che perseguiamo rimane la messa a norma degli istituti».

Il piano provinciale ha come obiettivo quello di individuare delle linee guida comuni verso le quali indirizzare la programmazione degli interventi e delle risorse destinate agli edifici che ospitano le scuole dell’infanzia, quelle primarie e secondarie di 1° e 2° grado tracciando una mappatura delle criticità e individuando una graduatoria nelle priorità d’intervento per consentire una programmazione della spesa.

Complessivamente l’investimento necessario per una completa messa a norma sarebbe esorbitante: per i plessi scolastici comunali 63 milioni 707 mila 580 euro e per i plessi scolastici provinciali 20 milioni 304 mila. In totale oltre 84 milioni di euro ma come ha precisato ieri l’assessore Gironcoli, affiancata dalla collega di giunta Bianca Della Pietra, si tratta soltanto del tetto massimo di spesa che sarebbe previsto per rendere “perfette” le scuole e non del minimo indispensabile per la loro sicurezza.

Insomma, per affrontare e risolvere le criticità basterà molto meno rispetto ai sopracitati 84 milioni ma il problema è che per Comuni e Province sbloccare le risorse anche per semplice un intervento di sostituzione degli infissi diventa difficilissimo, se non impossibile.

«Sul nostro territorio abbiamo in programma un intervento da un milione di euro per la “Ascoli” ma il patto di stabilità è un problema – ha spiegato l’assessore comunale all’edilizia scolastica di Gorizia Roberto Sartori -. Il budget per questo e altri interventi ci sarebbe ma non possiamo utilizzarlo. Ieri abbiamo fatto, ad esempio, un sopralluogo in un’altra scuola dal quale è emersa la necessità di cambiare gli infissi. Noi i soldi li abbiamo ma non possiamo usarli e allora la ditta ci ha fatto presente di non poter anticipare 200 mila euro senza sapere quando potremo versare quella cifra. E in più c’è il problema dei cambiamenti delle normative che obbligherebbero a procedere con adeguamenti continui».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto