Gorizia, punto nascita in sospeso fino a ottobre
GORIZIA. Una valorizzazione della vocazione transfrontaliera di Gorizia e dell’Isontino; la necessità di continuare ad operare in una logica d’area vasta ma che non riguardi soltanto Trieste, bensì si apra ad un’ottica regionale in cui anche le specialità della nostra Azienda possano trovare una giusta collocazione; Il bisogno di una razionalizzazione del sistema sulla base delle risorse disponibili (tradotto: mantenere quel che c’è di buono, chiudere ciò che è inutile), nel quadro di un disegno complessivo che riguarderà anche i Punti nascita, sempre più spina nel fianco del panorama locale: sono questi gli orientamenti di massima che l’assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca, ha espresso ieri nel corso della lunga (otto ore filate) “ricognizione” delle realtà dell’Ass Isontina, la prima in assoluto ad essere visitata dall’esponente della giunta Serracchiani.
Durante il Collegio di direzione tenutosi al Parco Basaglia, momento-clou del tour sanitario isontino, Telesca si è quasi scusata con il primario di Ostetricia e Ginecologia Attilio D’Atri e la dirigente della Pediatria Danica Dragovic che avevano sottolineato con forza l’esigenza di considerare come una priorità assoluta il capitolo-Punti nascita, reparti sui quali pesa in modo sempre più negativo la situazione d’incertezza riguardo al futuro e che necessitano di maggiori garanzie in tema di qualità e sicurezza per salvaguardare l’attrattività (basti pensare che a Gorizia vi sono soltanto due medici che coprono le reperibilità, per metà mese a testa).
«Abbiamo alle spalle – ha detto in sostanza Telesca – 10 anni in cui non si è avuto il coraggio di effettuare delle scelte. E quindi devo approfondire i problemi in tutti i loro aspetti, partendo dalle reali necessità delle persone. Dopodichè saranno date le risposte più adeguate (la “controriforma Serracchiani” dovrebbe partire in ottobre, ndr) anche per quel che riguarda il Dipartimento materno infantile, sempre tenendo presente il “percorso nascita” avviato con San Pietro e che beneficerà di fondi europei».
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