Gorizia, restauri: Duomo ultimato e ora tocca a Sant’Ignazio

L’intervento sulla facciata della cattedrale e sulle grondaie è giunto al traguardo. In piazza Vittoria fervono i lavori sulla chiesa settecentesca: 150mila euro il costo

GORIZIA. È cominciato l’intervento di restauro più rilevante degli ultimi trent’anni per la chiesa di Sant’Ignazio, che con la sua facciata settecentesca in stile barocco e le due torri campanarie sormontate dalle cupole “a cipolla” bronzee resta uno dei simboli più riconoscibili di Gorizia. Si tratta di lavori da 150mila euro che riporteranno all’antico splendore l’intera facciata, contribuendo così all’ulteriore valorizzazione della riqualificata piazza Vittoria, area nella quale la chiesa di Sant’Ignazio costituisce indubbiamente l’edificio di maggior pregio sotto il profilo architettonico.

«L’intervento è stato progettato anzitutto per ristrutturare il campanile sinistro che è il più esposto alle intemperie – spiega il parroco di Sant’Ignazio, monsignor Adelchi Cabass –: si sono create negli ultimi decenni estese macchie che rischiano di avere effetti gravi e in più hanno cominciato a staccarsi piccoli pezzi. Per questo, ormai, era indispensabile intervenire. Ma oltre al campanile il restauro interesserà l’intera facciata ed anche l’altra torre campanaria con una ritinteggiatura che sarà preceduta da un’attenta e profonda opera di pulizia e recupero».

«Tra l’altro – continua monsignor Cabass – rispetto alle tonalità che aveva assunto la facciata negli ultimi decenni, i colori saranno leggermente più chiari, su indicazione della Soprintendenza. Alcuni elementi emergenti, come le lesene, erano ormai troppo scure rispetto all’originaria impostazione architettonica. Saranno ripulite e rimesse a nuovo anche le statue. Insomma, l’intera facciata della chiesa tornerà davvero all’antico splendore. Speriamo che i lavori possano concludersi secondo i tempi previsti, entro la fine di novembre».

Il progetto di restauro è stato curato dallo studio architetti associati Ferrigutti e Vecchi di Gradisca ed è stato reso possibile da un contributo regionale che consentirà di coprire quasi tutto il costo dei lavori.

Oltre alla settecentesca chiesta di Sant’Ignazio, anche un altro edificio sacro di Gorizia è prossimo a cambiare volto. E’ oramai arrivato al traguardo il maxi intervento di restauro da quasi 900mila euro del Duomo. Si tratta della più importante ristrutturazione da quasi un secolo a questa parte e precisamente dagli anni Venti quando il Duomo venne ricostruito.

Il restauro tocca l’intero complesso architettonico che si affaccia su Corte Sant’Ilario e che ingloba la chiesa metropolitana, le sacrestie e la cappella di Sant’Acazio. I lavori si svolgono sotto la supervisione dalla Soprintendenza ai beni architettonici e sono andati avanti a singhiozzo, con intoppi burocratici che avevano reso necessaria una sospensione già tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Ma, almeno per quanto riguarda la chiesa, l’intervento di fatto è completato.

«La facciata è ormai finita – conferma il parroco del Duomo, don Sinuhe Marotta –, ed è stato completato anche il radicale rifacimento delle grondaie. Insomma, con l’imminente arrivo del nuovo vescovo la cattedrale “brillerà” di luce propria. Per quanto riguarda, invece, il completamento del restauro delle sacrestie stiamo attendendo l’ultimo nulla osta della Soprintendenza».

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