Gorizia, Romoli: per la casa di riposo ora tocca alla Regione
GORIZIA. Una missiva datata 4 giugno, indirizzata direttamente alla presidente Serracchiani. E una successiva lettera, partita da piazza Municipio il 16 giugno, e destinata all’assessore regionale Telesca. Mittente, il sindaco Ettore Romoli. Il motivo? La richiesta di un finanziamento da un milione di euro per avviare il primo lotto dei lavori di adeguamento della Casa di riposo Angelo Culot di Lucinico.
L’esito del carteggio? «Al momento tutto tace», conferma il primo cittadino, spiegando che sarà necessario attendere il nuovo anno per sapere se i fondi verranno effettivamente erogati. «Era oggettivamente difficile anche soltanto ipotizzare che la nostra richiesta potesse essere accolta già in sede di variazioni di bilancio - precisa Romoli -. Con ogni probabilità sarà necessario attendere il prossimo bilancio della Regione: e lì sì che il Comune si attende una risposta decisa dall’amministrazione Serracchiani».
Già a maggio, nel corso primo incontro con la neo-governatrice, Romoli aveva dettagliatamente illustrato la situazione della Culot e i rischi che un mancato intervento tempestivo comporterebbe. Da qui la proposta degli uffici comunali - fatta propria dalla giunta - di scorporare il maxi-intervento da 10 milioni di euro per il ripristino della struttura lucinichese in più lotti funzionali, per arrivare ad un più rapido reperimento delle risorse.
«Al momento, però, non abbiamo ottenuto risposte dal governo regionale - insiste il sindaco - e mi sono già attivato per richiedere un nuovo incontro con Serracchiani». Dalla segreteria del primo cittadino il 22 luglio è partita una mail, con la quale si domanda un nuovo vertice con la presidente della Regione, per discutere, oltre che dei temi legati alla Culot, anche dello smantellamento della Brigata Pozzuolo, delle iniziative per il centenario della Grande guerra e dei progetti di collaborazione transfrontaliera in ambito sanitario promossi dal Gect.
Intanto, della pratica Culot si sta occupando l’assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca, che già nelle prossime settimane potrebbe fornire risposte al Comune di Gorizia.
Al momento, dunque, nessuna novità: «Continuiamo a garantire i servizi, poi entro il 31 dicembre ridefiniremo il contratto con la cooperativa Onda Nova, che affianca i dipendenti comunali nella gestione della casa di riposo - evidenzia Romoli -, in quanto il numero di ospiti è diminuito in modo ragguardevole. Giunta e consiglio comunale si sono assunti le proprie responsabilità sulla vicenda: ora la palla passa alla Regione. Con il milione di euro che ci attendiamo di ottenere, potremmo eseguire gli interventi più urgenti, che ci permetterebbero di incrementare da subito il numero di ospiti, con un conseguente aumento delle entrate derivanti dalle rette».
Oggi sono meno di cinquanta le persone accolte negli spazi della Culot, poco più di un terzo rispetto alle 127 presenze previste.
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