Gorizia, via al piano per sfruttare gli edifici sottoutilizzati della chiesa

L’Unità pastorale intende potenziare le risorse delle strutture di sua proprietà All’istituto Contavalle sono occupati soltanto tre appartamenti su otto
Bumbaca Gorizia 11.04.2013 Ex Kennedy - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11.04.2013 Ex Kennedy - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Usufruire al meglio degli edifici di proprietà della Chiesa goriziana al momento sottoutilizzati.

È questa la sfida di fronte a cui si trova l’Unità pastorale interparrocchiale, alla luce del fatto che sono numerose le proprietà di religiosi le cui potenzialità non sono sfruttate, ma che potrebbero rivelarsi utili specie di fronte all’attuale crisi.

L’esempio più classico è rappresentato dall’istituto Contavalle, a Sant’Anna, il cui numero di ospiti oggi è notevolmente ridotto rispetto al passato: 14 persone, vale a dire 7 mamme con i loro bambini e solo tre appartamenti occupati a fronte degli 8 esistenti.

Da tempo si rincorrono voci su una chiusura della struttura, ma il presidente dell’omonima fondazione, e parroco del Sacro Cuore, don Sergio Ambrosi, afferma che nessuna decisione reale in merito è stata presa.

La lista delle strutture al momento utilizzate ben al di sotto delle loro potenzialità non si ferma al Contavalle: basti pensare al centro San Giuseppe di San Rocco (ex Kennedy), diventato un mercatino dell’usato (vestiti e mobili) per i più poveri gestito dalla Caritas, al compendio dell’arcidiocesi e al convento dei frati cappuccini, mentre le suore della Provvidenza hanno da tempo messo in vendita l’edificio di via Brigata Pavia.

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