Gottardo: «Se serve mi faccio da parte per rinnovare il Pdl»
UDINE. Il coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, è pronto a rimettere il suo mandato a disposizione del partito per dare un segnale di forte cambiamento in vista della nascita di Forza Italia 2.0. «Sono disposto a mettermi in discussione – afferma – sono sempre stato pronto a farlo, su questo non c’è alcun dubbio».
Le parole di Gottardo arrivano il giorno dopo l’intervista di Alessandro Colautti, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, che ha lanciato la proposta di azzerare tutti gli incarichi all’interno del partito, in modo da ripartire «senza guarentigie politiche» accompagnando la nascita della nuova Forza Italia.
«Colautti ha espresso idee condivise – chiarisce Gottardo –. Forza Italia 2.0 non sarà un ritorno al passato, ma un passo verso il futuro. Non ci sono alternative». Un cambiamento di rotta rispetto all’attuale assetto del Pdl è la richiesta arrivata anche da Colautti, che non fa mistero della propria delusione per i risultati prodotti dalla fusione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale.
L’occasione di veder nascere la nuova Forza Italia, per il capogruppo in Consiglio regionale, dovrà essere sfruttata per dar vita a un contenitore politico capace di rappresentare concretamente il Friuli Venezia Giulia e la sua specialità. Magari cominciando proprio da un ricambio generazionale ai vertici del partito.
Una posizione condivisa anche da Gottardo: «Ci troviamo di fronte – commenta il coordinatore Fvg del Pdl – a una grande opportunità per favorire il cambiamento. Non ci potrà però essere un ricambio all’interno di una cerchia già precostituita di persone, ma un vero e proprio ricambio generazionale».
Alla guida della nuova Forza Italia 2.0, quindi, saranno chiamate persone giovani, in grado di portare a termine quel cambiamento di cui il mondo politico, e il centrodestra in particolare, necessita, non solo a livello nazionale ma anche regionale. «Questo deve essere lo spirito con cui dovrà nascere la nuova Forza Italia», chiosa Gottardo.
Coordinatore Fvg e capogruppo in Consiglio regionale appaiono quindi sulla stessa lunghezza d’onda. Pronti ad assistere alla nuova Fi 2.0 ma non necessariamente restando ai posti di comando. Basterà questa visione per tenere unite le diverse anime del Pdl?
Le prime fughe in avanti ci sono già state, con i consiglieri pidiellini Elio De Anna e Bruno Marini che si sono “parcheggiati” temporaneamente nel Gruppo Misto, in attesa di dar vita al gruppo regionale di Forza Italia. Una scelta che Colautti ha definito discutibile per forma, modalità e tempi.
C’è da credere che la disponibilità a mettersi in discussione da parte di Colautti e Gottardo (che guida Fi prima e il Pdl poi dal 2007) rianimerà chi all’interno del Pdl non ha digerito il mancato ricambio al vertice del partito dopo le sconfitte incassate in Regione e in Comune di Udine: innanzitutto Massimo Blasoni, che potrebbe trovare sponda in Riccardo Riccardi, uomo forte del post-elezioni con le sue 6.800 preferenze. Forza Italia 2.0 rischia di vedere la luce tra rivalse e lotte intestine.
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