Governo verso la proroga delle restrizioni fino al 3 maggio. Diciottesima vittima in casa di riposo a Mortegliano, in Fvg i contagi salgono a quota 2.299

Aggiornamento ore 20. Il governo ha scelto la strada della concertazione per le nuove restrizioni. Ha sentito le parti sociali, in videoconferenza. Per affrontare il tema delle limitazioni da adottare dopo il 13 aprile, quando scadranno le precedenti misure. E preparare il nuovo decreto del presidente del consiglio. Con pochissimre deroghe: tra queste le librerie, che riapriranno i battenti da martedì.

Il premier, Giuseppe Conte, ha convocato i segretari di Cgil, Cisl e Uil - Landini, Furlan e Barbagallo - che ieri avevano sollecitato un incontro con una lettera. C'erano anche i ministri Gualtieri, Speranza, Catalfo. E i rappresentanti di Confapi, Reteimprese, Alleanza cooperative, e Confimi imprese. "Il lockdown durerà fino al 3 maggio", hanno detto i sindacati all'uscita. "Il presidente del Consiglio ci ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese", ha detto il segretario della Uil Barbagallo. Ci saranno solo alcune deroghe per le attività essenziali.

Mentre il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia - da Milano - invia un messaggio a Confindustria:  "Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani. Con la salute a rischio, non c'è economia". Qui le dichiarazioni del ministro e il dettaglio nazionale.

Aggiornamento ore 19.30. Dissequestrate le mascherine della Domovip di Aviano. Dissequestrate le mascherine della Domovip di Aviano, società dell'imprenditore Bruno Carraro. I dispositivi erano stati sequestrati nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza, che aveva ravvisato ricarichi eccessivi sui prezzi di vendita dei prodotti, segnalando il caso per l’ipotesi di reato di rialzo fraudolento di prezzi. Qui il provvedimento.

Aggiornamento ore 19. Parte l'hashtag #IosoconMauroFerrari. Abbiamo avviato una iniziativa finalizzata a manifestare tutta la nostra stima e il nostro affetto a Mauro Ferrari, amico e grande professionista, sempre attento ad aiutare gli altri, nel rispetto di un equilibrio sociale. Abbiamo preparato un documento sottoscritto da oltre 70 persone e abbiamo realizzato un video con circa 20 interventi".

Annalisa Chirico, Flavio Pressacco, Tiziana Del Fabbro, Roberto Fidel e Marino Firmani sono i promotori dell’iniziativa. Iniziativa cui è legato l'hastag #IostoconMauroFerrari. E tra i firmatari figurano nomi legati all'imprenditoria, allo sport, alle istituzioni e semplici amici. Qui la lettera e l'appello per lo scienziato udinese.

Aggiornamento ore 18.30. Riccardi: fase due quando ci saranno le condizioni. "È opportuno intraprendere un percorso di riapertura graduale delle attività produttive purché ci sia un calcolo del rischio e un'adeguata rete di protezione e di prevenzione sanitaria, altrimenti il pericolo è quello di disperdere tutto quello fatto con grandi sacrifici finora, fermo restando che la decisione dipenderà dal Governo nazionale e non dalla Regione".

Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi oggi al tavolo con le categorie economiche dell'industria e dell'artigianato (Confindustria Fvg, Confapi Fvg,  Confartigianato Fvg, Ance Fvg), i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, e gli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e al Lavoro Alessia Rosolen. Qui il dettaglio.

Aggiornamento ore 17.30. Rimandata la festa per i 60 anni delle Frecce. Il coronavirus non fa decollare le Frecce Tricolori. E nemmeno tutte le altre pattuglie che avrebbero partecipato il 19 e 20 settembre alla base di Rivolto al 60esimo anniversario della Pan. La manifestazione, come ha comunicato ufficialmente l'Aeronautica militare, vista l'emergenza dovuta al Covid-19, è stata rinviata al 2021 in data da destinarsi.
 
Il rinvio è stato deciso alla luce della pandemia in atto, che impone a tutte le forze della Difesa di impiegare ogni risorsa disponibile per contrastare il diffondersi del virus e per garantire la tutela della salute come bene fondamentale, in ottemperanza a quanto disposto dai recenti decreti del Consiglio dei ministri. Qui tutti i dettagli e il comunicato.

Aggiornamento ore 17.10. La situazione in regione. I casi accertati positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 2.299, con un incremento di 81 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 410, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 328.

Sono 2 i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 171 il numero complessivo di morti da Covid-19.

Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova. Per quel che riguarda i decessi, quello di Trieste (89) è il territorio più colpito, seguono Udine (50), Pordenone (29) e Gorizia (3).

Scendono a 37 le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 167 e le persone in isolamento domiciliare sono 1.186.

Aggiornamento ore 16.50. Ancora un altro decesso in casa di riposo a Mortegliano. La casa di riposo “Rovere Bianchi” di Mortegliano pareva aver trovato finalmente un po’ di serenità dopo tanti anziani deceduti perché il coronavirus ne aveva aggravato le condizioni di salute già minate da malattie legate all’età avanzata. Purtroppo invece è mancata un’altra ospite nella struttura comunale di via Gonars, dove i decessi sono dunque saliti così a 18. Si tratta di Annita Barbina vedova Bittolo, di 91 anni, che era residente in paese, dove lascia nel dolore il figlio Giovanni. Le altre vittime del contagio, in gran parte donne, avevano dai 72 ai 103 anni, la maggior parte di Mortegliano e gli altri dei Comuni contermini.

CORONAVIRUS, I DATI

Aggiornamento ore 16.30. I guanti non sono obbligatori sugli autobus. Sui servizi di trasporto pubblico locale è obbligatorio l'uso della mascherina o, in alternativa, di una copertura per il naso e la bocca (foulard, sciarpa, copricollo), mentre è facoltativo l'utilizzo di guanti. Lo precisa la Regione richiamando le disposizioni introdotte con l'ordinanza 8/2020/PC emanata dal Presidente della Regione lo scorso 7 aprile.

In particolare si ribadisce che è fatto obbligo a chiunque acceda ai servizi di trasporto pubblico automobilistici, ferroviari e marittimi, di mantenere la distanza interpersonale di sicurezza e di fare uso della mascherina o comunque di una protezione a copertura di naso e bocca e di ogni altra precauzione finalizzata ad evitare il contagio.

Tali prescrizioni devono essere rispettate anche nei servizi pubblici non di linea quali taxi o vetture a noleggio con conducente. Qui la nostra guida sull'utilizzo dei guanti.

Aggiornamento ore 16.20. Mascherine sequestrate, la Gdf: massima attenzione alla speculazione. «La nostra attività di polizia economico-finanziaria è orientata in questo periodo in via prioritaria a contrastare le forme di illegalità che mirano a lucrare vantaggi illeciti dall'attuale situazione di emergenza, consentendo extra guadagni».

Lo ha dichiarato il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Udine, colonnello Sergio Schena, in occasione degli accertamenti con cui la Compagnia di Latisana delle Fiamme Gialle ha sequestrato oltre 6.800 mascherine chirurgiche usa e getta vendute all'utente finale con un ricarico del 400%. La Guardia di Finanza è impegnata in questo periodo in serrati controlli «su strada e negli esercizi commerciali ma anche con attività di monitoraggio dei siti web per la vendita on-line» al fine di verificare la rispondenza di «prezzo, qualità e provenienza dei prodotti».

«Siamo attenti - ha affermato Schena - a verificare che non vi siano possibili storture del mercato: dalla speculazione sui prezzi alla distribuzione di prodotti solo apparentemente idonei alla salvaguardia della salute e non conformi alle prescrizioni delle Autorità e allo sviamento di beni che dovrebbero essere destinati a favore della popolazione e vengono immessi invece sul mercato per la vendita commerciale». Qui il dettaglio dell'operazione.

Aggiornamento ore 15.30. L'appello delle pasticcerie artigianali del Fvg. “Liberiamo le colombe”. È l’appello lanciato alla vigilia della Pasqua delle pasticcerie artigianali ai Prefetti per chiedere di restituire a queste attività di produzione, discriminate dal Dpcm dell’11 marzo che le ha assimilate agli esercenti obbligandole alla chiusura, la facoltà di riaprire i battenti. Partita da Confartigianato nazionale, l’azione sindacale ieri sera è rimbalzata in Fvg dalla Federazione regionale e dalle territoriali verso le tante imprese del settore che stanno inviando decine e decine di lettere ai Prefetti. Qui l'appello dei pasticceri.

Aggiornamento ore 14.50. L'Ordine dei medici: attenzione ai test sierologici. "Attenzione agli esami presentati come scientifici e affidabili per la ricerca nel sangue degli anticorpi contro il Covid-19. In realtà si tratta di »test non validati scientificamente che nulla possono dire per quanto riguarda la diagnosi della malattia", lo afferma il presidente dell'Ordine dei Medici di Udine Maurizio Rocco.

In una nota l'Ordine mette in guardia i cittadini sul "crescente numero di proposte, anche inFriuli, da parte di strutture sanitarie che attraverso pubblicità sui media tradizionali e sui social propongono test con l'obiettivo di trovare l'infezione, attraverso il prelievo sanguigno". Questi test, ribadiscono i medici di Udine, "non hanno alcun valore a scopo diagnostico, hanno per ora, un qualche valore solo in campo epidemiologico".

I kit per i tamponi sono introvabili: il laboratorio di Udine scopre un metodo che taglia i costi e raddoppia l’attività

L'unico metodo in grado di rilevare la presenza del virus, ricordano, "è quello fondato sui tamponi naso-faringei. Il tampone, da ripetere fra l'altro, per scongiurare il rischio di falsi negativi - precisano - resta quindi attualmente l'unico strumento attendibile per individuare i soggetti asintomatici, ovvero quei soggetti che presentano sintomi sfumati oppure assenti e pur tuttavia sono positivi alla ricerca molecolare di SARS-CoV-2. Si sa - concludono - che un veicolo importante della trasmissione della malattia sono gli asintomatici la cui identificazione deve essere effettuata all'interno di un percorso concordato e controllato dalle Istituzioni regionali e nazionali"

Aggiornamento ore 13.30. Riccardi: più integrazione Asp e Aziende sanitarie. L'introduzione di una partecipazione strutturata delle Aziende per i servizi alla persona (Asp) ai lavori della task force dell'Azienda sanitaria di riferimento in ordine alla gestione dell'emergenza Coronavirus nelle strutture protette, case di riposo in primis, al fine di mettere in atto una più funzionale integrazione sanitaria. Questa la proposta presentata al vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione in videoconferenza con il presidente di Federsanità Fvg, Giuseppe Napoli, e una rappresentanza dei vertici delle Asp.

Riccardi, si legge in una nota, ha spiegato che l'obiettivo, dopo aver messo in sicurezza il sistema ospedaliero con l'ampliamento delle terapie intensive, è quello «di affrontare ciò che sta fuori dai nosocomi, garantendo nelle case di riposo la salute di operatori e ospiti. Nel concreto, dobbiamo portare, come stiamo facendo, all'interno delle strutture la competenza e le professionalità delle Aziende sanitarie, partendo dal principio, condiviso da tutti i responsabili, di tenere nelle residenze, ove possibile, gli ospiti positivi al Coronavirus, offrendo loro le cure e le terapie che riceverebbero in ospedale, evitando in questo modo un trasferimento non privo di rischi che comporterebbe tra l'altro una pericolosa sovraesposizione batterica»

Aggiornamento ore 11.20. Rosolen: eliminata imposta di bollo sulle domande cig. "Eliminata l'imposta di bollo sulle domande di cassa integrazione in deroga. La nostra richiesta è stata accolta dal Governo, come avevamo anticipato la scorsa settimana. Il decreto legge 23/2020, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi, all'articolo 41, comma 3, formalizza una decisione che le Regioni, con il Friuli Venezia Giulia in prima fila, avevano richiesto sin dall'inizio dell'emergenza".

Lo comunica l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, esprimendo "sollievo per una decisione ragionevole e ampiamente sottoscrivibile. Non era concettualmente accettabile che la richiesta della cassa in deroga prevedesse un balzello iniquo e ulteriormente penalizzante per le imprese, che già fronteggiano una situazione molto complessa. In queste settimane decine tra aziende, commercialisti e consulenti del lavoro si erano rivolti agli uffici per chiedere una consulenza. Il provvedimento governativo di ieri fa chiarezza dal punto di vista legislativo e affranca il sistema produttivo dal versamento di un'imposta che veniva percepita come un capriccio burocratico e un costo assurdo da sostenere".

Coronavirus, il Friuli che non chiude: sono 1.600 le aziende attive a Udine e Pordenone
Fonderia Cividale

"Abbiamo ottenuto - conclude Rosolen - un primo risultato che prescindeva dalle competenze regionali, ma sul quale abbiamo esercitato un pressing costante e, alla luce dei fatti, fruttifero. Adesso, continuiamo ad adoperarci affinché, nella conversione del decreto in legge, vengano inseriti alcuni passaggi tesi ad ampliare la platea di beneficiari della cassa in deroga e a estendere le misure di tutela a sezioni ancora ingiustamente scoperte del tessuto sociale".Di seguito il link dove ottenere tutte le informazione al riguardo: http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/formazione-lavoro/lavoro

Aggiornamento ore 11. I messaggi augurali dei vescovi di Udine e Pordenone. Una Pasqua senza fedeli in Cattedrale. Una Pasqua celebrata nel silenzio della chiesa. Un silenzio che, però, deve portare a riflettere. Perché questa vita messa “in pausa” dal coronavirus diventi una occasione per riscoprire «ciò che è veramente essenziale per tutti, anche per la Chiesa». Leggi qui l'intervista all’arcivescovo di Udine.

Di questo momento di difficoltà ne abbiamo parlato anche con il vescovo di Concordia-Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini. Qui il suo intervento.

Aggiornamento ore 10.30. Truccata la prima gara per 24 milioni di mascherine: arrestato imprenditore.  Turbativa d'asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Con questa accusa i finanzieri del comando provinciale hanno arrestato Antonello Ieffi, 42 anni, indagato dalla procura di Roma dopo la denuncia presentata dalla Consip con riferimento a una serie di anomalie riscontrate nell’ambito della procedura di una gara, del valore complessivo di oltre 253 milioni di euro, bandita d’urgenza per garantire l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e apparecchiature elettromedicali in un momento di grande emergenza a causa del coronavirus. Qui per approfondire.

Aggiornamento ore 10. I controlli della Guardia di Finanza. Mascherine rivendute a prezzi evidentemente gonfiati, fino al 400%,approfittando della situazione d'emergenza legata alla pandemia di coronavirus.

Le Fiamme Gialle di Latisana, durante un controllo tra le Provincie di Udine, Pordenone e Venezia hanno sequestrato 6.816 dispositivi di sicurezza personale.Per tale pratica scorretta, favorita dall'attuale stato di necessità da parte della popolazione di questi tipi di prodotti, è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro. Una misura volta a reprimere forme fraudolente di manovre speculative sulle merci di prima necessità. Qui il dettaglio dell'operazione.

Aggiornamento ore 9. Pubblicata la lista delle aziende che possono lavorare in regione. L’elenco di oltre mille e 600 aziende rimaste attive nei territori delle province di Udine e Pordenone perché parti di filiere produttive essenziali, insieme ad altre centinaia e centinaia attive nel settore agricolo e alimentare, di quelle dei servizi essenziali, farmacie ed edicole, potremmo definirlo come lo “zoccolo duro” dell’economia di questi territori(qui l'elenco aggiornato con i codici Ateco delle aziende escluse dal fermo produttivo).

Aggiornamento ore 8.30. Il sindaco di San Daniele dona il suo stipendio alla comunità. Un bonifico di 1.182 euro sul conto aperto dal Comune per l’emergenza Covid-19. Lo ha fatto ieri il sindaco di San Daniele, Pietro Valent, devolvendo per intero il suo stipendio di marzo a favore delle famiglie e imprese maggiormente in difficoltà. Con i suoi emolumenti, la raccolta fondi avviata una manciata di giorni fa supera i 52 mila euro. Risorse che andranno ad aggiungersi ai 42 mila euro destinati dal Governo al Comune e già raddoppiati dall’amministrazione Valent, in accordo con tutti i capigruppo, nel bilancio di previsione 2020. Leggi qui la storia.

Aggiornamento ore 8. I nomi e le storie delle vittime di coronavirus in Friuli. I casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 2.218, con un incremento di 64 unità. I totalmente guariti sono 349, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 285. Sono 5 i decessi in più nella giornata di mercoledì, 8 aprile, che portano a 169 il numero complessivo di morti da Covid-19.

Una lunga catena di dolore, di lacrime e di addii a distanza, senza la possibilità di una parola, una carezza, un cenno di ringraziamento per quello che queste vite sono state e hanno insegnato. Anche ieri, mercoledì 8 aprile, in provincia di Udine e Pordenone, l'elenco delle vittime si è allungato. Qui i nomi e le loro storie.

Aggiornamento ore 7. La situazione in casa di riposo a San Giorgio. Salgono a 17 gli ospiti risultati positivi al Covid-19 nella casa di riposo Asp “G.Chiabà” di San Giorgio di Nogaro. Lo precisa il consiglio di amministrazione della residenza per anziani, spiegando che nella giornata di ieri, a seguito dell’arrivo di ulteriori referti da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria, altri ospiti sono risultati positivi al virus. «In questo scenario complicato - si legge nella nota diramata dal Cda, a firma del presidente Ivan Franco -, comunichiamo invece con grande gioia che tre nostri operatori hanno sconfitto la malattia e sono guariti». Scendono così a 14 gli operatori sanitari dell’Asp che stanno ancora osservando la quarantena nelle proprie abitazioni dopo essere a loro volta risultati positivi al tampone. Qui il dettaglio sul trend in Fvg.

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