Gradisca, piano straordinario per otto vie
GRADISCA. Il “piano-periferia” si farà. Nonostante la paralisi a lungo imposta dal Patto di stabilità e dall'incertezza sui trasferimenti da enti superiori come Stato e Regione (dovrebbero essere 400mila in meno da Trieste solamente quest'anno), la giunta Tommasini è riuscita a trovare le risorse e inquadrare gli obbiettivi per alcune manutenzioni straordinarie nelle vie più disastrate di Gradisca. Che sono parecchie.
Le zone di intervento individuate sono otto, per una spesa complessiva di 125mila euro. Che da sola lascia intuire come la tipologia di lavori non potrà certo essere faraonica: si tratterà più che altro di aggiustamenti e rattoppi e di questi tempi bisogna accontentarsi.
Se ne parlerà, stasera, in un consiglio comunale che si annuncia particolarmente effervescente non solo per l'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, ma anche per il via libera tanto agognato al bilancio previsionale e per i veleni del caro-Tia che hanno incendiato il dibattito politico nelle ultime 48 ore.
La seduta è convocata, a palazzo Torriani, per le 18. Ma torniamo agli interventi straordinari a beneficio della periferia. Le otto zone, per le quali la giunta ha già approvato il progetto definitivo-esecutivo, saranno via Lungo Isonzo (9.500 euro), via Galilei (33.900), borgo Trevisan (19.400), l'incrocio fra le vie Bidischini e Cividale (3.900), via Papa Giovanni XXIII (15.800), via Papalina (zona Eurospar, 785 euro), l'incrocio fra le vie Roma ed Eulambio (2.700) e quello fra le vie Aquileia e Quaiatti.
Molte di queste arterie attendevano un maquillage da decenni. In particolare, si tratta di zone che per lo sfaldamento del manto stradale e l'annoso problema della manutenzione e pulizia di tombini e pozzetti finiscono regolarmente allagate in caso di precipitazioni violente.
Emblematico il caso di via Lungo Isonzo, la strada gradiscana che costeggia gli argini. Alla prima pioggia, sulla carreggiata si forma una vasta pozza in corrispondenza del parco Arti e Mestieri ove sorge Villa Olga, la sede del Cisi. Secondo i residenti, il problema si è accentuato proprio da quando è stata realizzata la nuova recinzione del Cisi.
E che dire delle condizioni di via Galilei, arteria ad alta densità residenziale a due passi dal centro e che ormai, a guardare le condizioni del manto stradale, pare simile alla periferia degradata di qualche metropoli? (l.m.)
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