Gradisca, “riassorbiti” i dipendenti di Cie e Cara

La Connecting People, che si è riaggiudicata la gestione, regolarizzerà gli stipendi

GRADISCA. Seppure con due anni di ritardo, la nuova gestione del Cie e Cara di Gradisca è infine realtà. Dal 1° aprile, infatti, il consorzio trapanese Connecting People è succeduto a sè stesso nella conduzione delle due strutture per immigrati. Dopo un’infinita guerra a colpi di carte bollate, con i tribunali che avevano giudicato illegittima l’aggiudicazione dei servizi interni all’ex Polonio alla cordata capeggiata dalla società francese Gepsa (tribunali che in separata sede avevano respinto anche il ricorso della coop goriziana Minerva) Connecting People rimane dunque ufficialmente in sella.

La cooperativa siciliana si è vista aggiudicare dalla Prefettura di Gorizia una nuova gestione che sarebbe dovuta iniziare addirittura nel 2011 per concludersi nel 2014. Anche se formalmente si tratta di una compagine societaria differente rispetto a quella che gestisce il Cie dal 2008 e il Cara dall’anno successivo, tutti i posti di lavoro esistenti – spiegano dai vertici di Connecting People – sono stati confermati “con contratti a tempo indeterminato”.

I lavoratori sono stati tutti riassorbiti dalla “nuova” società. Che prova a tranquillizzare gli operatori anche per quanto concerne la sempre spinosa questione degli stipendi arretrati. «Il pagamento delle retribuzioni – si legge in una nota - è stato regolarmente effettuato fino a gennaio 2013. Esiste dunque solo un mensilità di arretrato. Tale situazione – è la precisazione del cda di Connecting - é da addebitare in toto al ritardo nei pagamenti da parte della Prefettura, che sono fermi a dicembre 2012 e che sono stati decurtati per ben 18 mesi del 20% di quello spettante all’ente gestore per i servizi resi».

La coop siciliana approfitta del suo insediamento anche per chiarire alcuni aspetti gestionali che erano finiti nell’occhio del ciclone dopo una denuncia del Garante dei detenuti del Lazio in merito alle condizioni di alloggio degli ospiti.

«Decisioni che – spiega la nota - sono assunte dalla Prefettura su segnalazione della Questura per esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza interne. E che vengono assunte in concomitanza di eventi critici che le autorità ritengono di contenere con tali provvedimenti costantemente subiti e non concordati con l'Ente gestore». Anzi, a detta di Connecting «è stato proprio l’intervento di questo ente a consentire il ripristino dell’utilizzo dei materassi nelle camerate».

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