Gradisca rischia di perdere anche la Sme

GRADISCA. Dopo l’Ipercoop, Gradisca teme di perdere anche la Sme. L’avvento del gigante Tiare Shopping si ripercuote inevitabilmente anche sul tessuto commerciale della cittadina isontina, che rischia di uscire pesantemente modificato e impoverito dalla coesistenza con il maxi-parco commerciale di Villesse, distante appena pochi chilometri.
La riflessione l’ha lanciata lo stesso sindaco Franco Tommasini. Dato l’addio a “Isonzo”, l’ipermercato di Coop Consumatori Nordest che è passato dai 5 mila metri quadri di superficie vendita di Gradisca agli 8 mila 500 del parco commerciale targato Ikea, Gradisca attende di conoscere anche il futuro della Sme di via Palmanova, storico e grosso marchio nel settore della tecnologia e degli elettrodomestici. «Confidiamo che il gruppo Sme possa continuare ad operare in città - ha affermato Tommasini -. Per il nostro tessuto commerciale si tratta di un tassello molto importante ma capiamo che certe dinamiche non permettano di dare per scontata una permanenza del punto vendita in città».
Secondo indiscrezioni, il gruppo Sme avrebbe in passato preso in considerazione l’ipotesi di un trasferimento a Villesse, ma non se ne è fatto nulla, come del resto dimostra anche l’avvento del marchio Mediaworld in seno a Tiare shopping. Un marchio in parte concorrente e che inevitabilmente chiama Sme a diverse strategie per adeguarsi ai nuovi equilibri di mercato. Tant’è vero che sarebbe stata valutata dal gruppo anche l’ipotesi di un trasloco proprio negli spazi lasciati liberi dall’Ipercoop in via Venuti. «Ma quell’ipotesi, a quanto ci risulta al momento non pare percorribile» ha ribadito Tommasini.
Nel 2011 la sua giunta aveva provveduto all’approvazione in consiglio comunale di un piano particolareggiato ad hoc grazie al quale la superficie di vendita del complesso Sme di via Palmanova potrebbe essere aumentata sino a 5 mila metri quadrati. Basterà questo per distogliere Sme dalla tentazione di lasciare Gradisca?
Quanto agli spazi lasciati liberi da Ipercoop, la situazione rimane ancora molto fumosa. Roberto Sgavetta, vicepresidente di Coop Consumatori Nordest, aveva recentemente dichiarato al nostro giornale di ritenete impossibile per la struttura (che rimane proprietà di Coop) un futuro sempre nell’ambito food, cioè alimentare. Per ovvi motivi: non potrebbe essere interesse di Coop Nordest quello di ospitare un concorrente in casa propria e per di più a due passi dal punto vendita di Tiare. «La struttura gradiscana è moderna, è servita da una buona rete di viabilità e non ci dispiacerebbe comunque che venisse riutilizzata» aveva affermato Sgavetta, negando in ogni caso l’esistenza al momento di “contatti operativi” per un riutilizzo degli spazi di via Venuti.
Luigi Murciano
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