Gravi danni in Valcellina: il torrente Settimana si porta via una strada

BARCIS. Lunedì 7 è stata una giornata di tregua per la montagna pordenonese, ma già martedì si teme per la nuova ondata di maltempo. La zona maggiormente colpita dall’eccezionale mix di pioggia e vento è stata la Valcellina. Allagamenti, strade parzialmente invase di detriti e alberi caduti si registrano anche in Val Tramontina, a Vito d’Asio e Clauzetto.

BARCIS

Alle 20 di domenica è stata riaperta al traffico la strada regionale 251 della Valcellina - Val di Zoldo, chiusa per più di 48 ore. Per l’ennesima volta il torrente Varma e il Cellina hanno sfogato le rispettive piene sulla vicina carreggiata.

Come in passato, la causa principale dell’episodio è l’eccessivo inghiaiamento dei greti. «Mi preme rilevare l’impegno delle ditte locali e dei volontari che per due giorni e due notti hanno asportato materiale dagli alvei e scongiurato così un’interruzione ancora più pesante», ha detto il sindaco Claudio Traina che ha coordinato le operazioni da casa in quanto sottoposto a quarantena.

Bisognerà invece attendere qualche giorno per capire i danni subiti dal cantiere per la costruzione del ponte di by-pass della diga. Parte dell’area di lavoro è finita sott’acqua. Tra oggi e domani era previsto l’arrivo di un’enorme gru per la posa di un altro concio del viadotto e per i test statici.

Tutto rinviato a data da destinarsi. Resta anche da capire se, alla pari di quanto accadde con la tempesta Vaia del 2018, il Cellina riempirà l’invaso di tronchi e ramaglie, creando così disagi alla potabilità dell’acqua di tanti paesi della pianura. Una curiosità: in una sola ora su Barcis è caduto il quantitativo record di 430 millimetri di pioggia.

ERTO E CASSO

L’epicentro del maltempo è stata la Val Vajont. Anche qui per alcune ore la 251 ha subito un blocco alla circolazione a causa di fango e massi trascinati a valle. A preoccupare di più è però il tratto di ex statale che transita in località Le Spesse.

Qui la massicciata dell’asse interregionale viene minacciata da un vasto fronte franoso. Lo smottamento era già noto in passato, ma il dissesto pare ora più grave. Le linee dell’elettricità e della telefonia fissa sono collassate assieme al terreno.

Lunedì, approfittando di una pausa meteo, sono stati effettuati i primi sopralluoghi. «Richiederò un’urgente manutenzione al sito perché domenica mattina siamo rimasti isolati a causa di questa frana e della contemporanea esondazione del Varma a Barcis», ha affermato il primo cittadino Fernando Carrara.

CLAUT

La lista delle criticità si presenta articolata, ma sostanzialmente il territorio ha retto bene all’urto. I problemi maggiori li lamenta ancora una volta la Val Settimana, già devastata da Vaia. In zona erano stati da poco ultimati degli interventi di sistemazione viaria, oggi nuovamente cancellati dalla furia dell’omonimo torrente. La striscia di asfalto che si spinge sino al rifugio Pussa è stata erosa. Dalla località di Gravon de Giaveda, a circa un chilometro e mezzo dall’imbocco, la pista è impraticabile.

ANDREIS

Nella Bassa Valcellina è stato il vento il protagonista. La Protezione civile, i dipendenti comunali e la guardia forestale sono stati a lungo impegnati nella rimozione di alberi pericolanti e grossi rami spezzati dalle raffiche.

FRISANCO

In Val Colvera si vive un blackout totale nelle comunicazioni dopo che sono saltate le linee di Vodafone e di Eolo. Ci vorrà ancora tempo prima che la situazione torni alla normalità. —

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