Grigliate sul Tagliamento Fuochi sì, ma con riserva

SAN VITO. Barbecue proibiti a Pasquetta e il 25 aprile nelle aree golenali del Tagliamento a San Vito? Non per la polizia locale, che in mezzo al caos normativo (norme nazionali, regionali e comunali vecchie nuove) si è trovata a rispondere, negli ultimi giorni, a diverse richieste in merito da parte dei cittadini. Fuochi pro grigliate permessi, dunque, ma l’attenzione rimarrà alta sulle altre disposizioni rivolte ai mezzi a motore.
Barbecue permessi. Pasquetta e 25 aprile per molti sanvitesi sono sinonimo di pic nic in Tagliamento. Se gli anni scorsi ha fatto discutere l’introduzione di qualche norma in più a tutela della pubblica quiete, quest’anno sembra imperare l’incertezza sul come comportarsi con l’accensione dei fuochi. A dicembre sono stati rafforzati a livello nazionale i divieti sulla combustione illecita di rifiuti, ma la legge regionale 5 del 28 marzo ha specificato che si possono anche bruciare “residui ligneo-cellulosici derivanti da attività selvicolturali, da potature, ripuliture o altri interventi agricoli o forestali”. Purché ciò avvenga entro i 250 metri dal luogo di produzione (e altre specifiche). Il regolamento di polizia rurale (articolo 100) vieta l’accensione di fuochi per lo smaltimento di rifiuti, ma non per eliminare residui di potatura di vigneti e frutteti. Non si possono accendere tali fuochi a meno di 100 metri da abitazioni, strade boschi o ambiti tutelati. Insomma, per ora il regolamento sanvitese nulla dice sull’accensione di fuochi a scopo domestico-alimentare: non è reato né illecito amministrativo. Non esiste sanzione. Con le dovute precauzioni, il barbecue di Pasquetta e del 25 aprile quindi è salvo.
Mezzi a motore. La polizia locale si concentrerà dunque su altri controlli, sulla base delle regole introdotte o rafforzate negli ultimi anni, che interessano per lo più l’accesso nelle aree golenali dei mezzi a motore: auto, fuoristrada, moto, quad e via dicendo. Il traffico è consentito sulla viabilità di struttura (evidenziata in apposita cartellonistica) e vigono divieti di alzare fanghi o polvere e, in genere, di disturbo alla pubblica quiete. A Morsano, Valvasone e San Martino non sono state adottate regole più restrittive sul modello sanvitese, come avevano annunciato a febbraio i rispettivi sindaci: la questione è rimandata a dopo le elezioni comunali, che interessano tutti e tre i Comuni.
Andrea Sartori
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