Gruppo Bernardi verso il concordato preventivo

La notizia è stata comunicata oggi dalla proprietà alle parti sociali ricevute in mattinata dall’amministratore delegato Di Tommaso. Protesta e sciopero

RONCHIS. Si profila il concordato preventivo per il gruppo Bernardi di Ronchis. La notizia è stata comunicata stamattina dalla proprietà alle parti sociali, che l’amministratore delegato Diego Di Tommaso ha ricevuto in mattinata, mentre l’esterno della sede veniva presidiato da un folto gruppo di dipendenti in sciopero. Provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, ma anche dal vicino Veneto, sono stati un centinaio i lavoratori che, tra commessi, responsabili di punti vendita e impiegati in cassa integrazione straordinaria, hanno raggiunto il quartier generale del gruppo. Tutti assieme, sotto i “vessilli” delle sigle sindacali di categoria, hanno urlato alla dirigenza i propri timori, misti a rabbia e amarezza, per la situazione di difficoltà in cui versa il gruppo friulano, che da mesi - da gennaio stando ai dipendenti - si è visto chiudere i rubinetti dal partner Coin. ll colosso dell’abbigliamento ha bloccato le forniture della merce non essendosi visto liquidare le fatture da Bernardi che, presa nelle sabbie mobili di una situazione economico-finanziaria a dir poco critica, vanta debiti anche nei confronti degli stessi lavoratori, senza stipendio dallo scorso mese di febbraio. «Vergogna» è stato il grido indirizzato a più riprese dalle commesse verso la sede, mentre molti striscioni denunciavano, muti, i loro sentimenti «La Bernardi è nata grazie a un grande imprenditore. Voi dove siete?», si leggeva su uno dei tanti messaggi appesi a margine dell’A4 e indirizzati, evidentemente, a Diego Di Tommaso e alla sorella, succeduti al padre Riccardo alla guida del gruppo. L’amministratore delegato ieri ha incontrato privatamente i sindacalisti ed ha delineato lo scenario dei giorni a venire.

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