Guardia medica di Sacile un presidio che funziona

SACILE. «Non va chiuso l’ospedale di Sacile». L’alternativa? «Lo sanno tutti: meglio chiudere il presidio a Maniago». La guardia medica di Sacile Giulio Melato, un camice bianco in servizio da un mese, fa il turno tutte le notti, con 15 chiamate di media. «L’ospedale di via Ettoreo funziona – ha un bacino che comprende Polcenigo, Caneva, Brugnera –. Tante richieste e la voglia di essere rassicurati. Nell’80 per cento dei casi si tratta di influenze». La guardia medica funziona come l’amico della notte, quando anche l’influenza fa paura. Il centralino fa da filtro, nell’ingresso dell’ospedale. L’ambulatorio è ordinato, quello che manca è la connessione internet. «C’è tutto quello che serve – dice il medico che ha chiesto la connessione senza fortuna –. La struttura è meglio di quella a Pordenone. Il territorio è vasto, ma, in caso di situazioni particolari, si fa ricorso al 118».
Voci dalla notte a Sacile: l’ospedale funziona a marce basse, ma guai se non ci fosse. Arriva un immigrato, si fa visitare e se ne va. «L’allarmismo sulla continuità dei servizi nell’ospedale di Sacile è giustificato – concorda Melato –. L’ospedale serve anche a Pordenone, per alleggerire la struttura del capoluogo. Ma è la politica che determina le scelte e legge i numeri come vuole. L’ospedale di Maniago andrebbe chiuso al posto di Sacile: di sera il pronto soccorso non funziona e quando, di notte, c’è un’emergenza si ricovera a Spilimbergo o Pordenone».
Ma i numeri vengono letti come si vuole, dice il medico. Di notte, la questione dell’ospedale che va smantellato e impoverito sembra una storia imbastita sul nulla. Tanti chiamano il centralino: a volte, basta una voce gentile per tranquillizzare. Nelle feste di fine anno possono aumentare i dolori gastrici e qualcuno è solo. Con l’auto dell’Ass 6 il dottor Melato fa le visite a domicilio e dalle 3 alle 5 c’è una tregua. «Chiudere l’ospedale di Sacile vorrebbe dire fare morire – conclude – un ampio territorio».
Chiara Benotti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto