Guerra di cifre tra colossi per catturare gli stranieri

Milioni di vacanzieri per un giro d’affari che fa vivere migliaia di operatori. Crollano i russi, tornano di moda austriaci e tedeschi. E qualcuno punta alla Cina
Lignano Archivio. © Petrussi Foto Press
Lignano Archivio. © Petrussi Foto Press

RIMINI. I colossi del mare provano a strapparsi fette di mercato. Rimini, Jesolo e Lignano “aggrediscono” i mercati di Austria e Germania, del Nord Europa, Paesi dove il sole latita anche d’estate, ma soprattutto i potenziali villeggianti possono spendere serenamente qualche euro in vacanza, senza poi tirare la cinghia una volta tornati in Patria.

In Romagna giurano che per loro la concorrenza è rappresentata dalle spiagge venete, «voi del Nord siete più attrezzati», dice un operatore di lungo corso. A Jesolo temono il cocktail “piadina e divertimento” made in Rimini.

Lignano invece, a parte la dirimpettaia Bibione che fa concorrenza anche sul mercato dei pendolari, sembra essersi ritagliata una sua fetta di affezionati clienti e sta recuperando nei mercati di Vienna e Berlino, quelli tradizionali.

Del resto con la Croazia che pare essere passata di moda, con l’Egitto sconsigliato per innumerevoli ragioni legate alla sicurezza e con la Grecia che vive ancora una profonda crisi economica e sociale, le spiagge del Nord Adriatico tornano mete sicure.

Rimini può vantare 8 milioni di presenze l’anno, ma gli stranieri sono “solo” il 22 per cento, vale a dire circa 1,8 milioni. La città, connotata dallo spirito felliniano (le vie perpendicolari al lungomare sono intitolate a ogni film del maestro), accoglie in massa giovani e famiglie di Lombardia, Emilia, Piemonte, Toscana, Veneto e anche Friuli Venezia Giulia.

Il gruppo più numeroso dei “foresti” è quello dei tedeschi, circa 400 mila. C’è un treno Frecciarossa che da Monaco di Baviera arriva direttamente alla stazione di Rimini per 39 euro in bassa stagione: offertona che in migliaia non si sono lasciati sfuggire. Fino a un paio di anni fa i russi calavano in massa, con il record di 400 mila nel 2012. Adesso, a causa delle turbolenze geo-politiche, sono crollati a 180 mila.

Una botta non indifferente, perchè erano turisti spendaccioni. Rimini oltrechè su abbronzatura e discoteche punta su arte, storia (il tempio Malatestiano è notevole), ambiente e una stagione che dura 12 mesi, senza interruzioni.

Se pensiamo che la permanenza di un turista “vale” ogni giorno 60, 70 euro, possiamo capire quanto fatturi l’industria-turismo. Cioè circa 560 milioni di euro solo a Rimini. E per ampliare ancora il portafoglio clienti si punta alla Cina, con i primi “osservatori” sbarcati proprio in questo giugno.

Anche Jesolo ha grandi numeri. Nel 2015 sono stati 5,5 milioni i villeggianti, 2,5 milioni da fuori Italia. Gli austriaci sono la nazionalità più rappresentata, seguiti dai tedeschi. Jesolo, secondo quanto riportato da un giornale di Vienna, l’Oesterreich, è al primo posto tra le destinazioni più ambite per gli austriaci, mentre Lignano viene al quarto.

Gli jesolani, che “combattono” con Caorle e Cavallino sul numero degli arrivi, si giovano della vicinanza con Venezia che viene “sfruttata” in bassa stagione. Una miriade gli eventi acchiappa turisti: dall’Air show civile (con una partecipazione ventennale delle Frecce Tricolori) alla finale di Miss Italia, che garantisce visibilità e ribalta nazionale, passando per le opere d’arte di sabbia e la walk of fame in stile Hollywood, con un tratto di lungomare dedicato ai personaggi della tv, del cinema e dell’arte, da Mike Bongiorno ad Alberto Sordi a Carla Fracci.

E veniamo alla nostra Lignano. Le presenze ufficiali (sempre dati 2015) certificate dicono 3,6 milioni di turisti, ma altri 2 milioni, durante la stagione, sono ospitati nelle seconde case e in una miriade di appartamenti in affitto. Gli stranieri rappresentano una bella fetta, vale a dire 1,8 milioni con austriaci e tedeschi in prima fila, seguiti dalle “truppe” dell’Est Europa con cechi, ungheresi, slovacchi, russi (in calo) e polacchi.

Tra gli ospiti italiani predominano i friulani, seguiti da veneti, lombardi, piemontesi ed emiliani. Lo struscio sul viale pedonale, il polmone verde, l’architettura del “treno” i nuovi palazzi che definiscono lo skyline rendono unica Lignano.

Tra le iniziative top del 2016 la settimana dedicata al concerto “numero zero” di Vasco Rossi. Grazie al “Komandante” è stato movimentato un gran numero di turisti, con buona parte degli alberghi che lo scorso week end ha registrato il tutto esaurito.

In agosto appuntamento imperdibile con le Frecce Tricolori e i fuochi dell’Incendio del mare. Se vogliamo trovare un neo a Lignano la stagionalità ancora breve, anche rispetto alle altre due spiagge. Gli eventi natalizi e di Capodanno non bastano più: serve “allungare” almeno fino a fine settembre, inizio ottobre. Meteo permettendo.

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