Guida del Distretto nord Il favorito è Gabrielli

MANIAGO. Antonio Gabrielli verso la guida del distretto Nord. Da giorni si vocifera, ma pare sia più di una voce, che l’attuale capo distretto Giorgio Simon potrebbe passare il testimone al direttore del distretto sanitario di Sacile.
«E’ un’ipotesi, ma è ancora prematuro dire che sarà Gabrielli la nuova guida. Ci sono anche altri papabili candidati su cui stiamo ragionando», ha commentato il direttore generale dell’Azienda sanitaria 6, Fabio Samani, che comunque non ha smentito le indiscrezioni.
In un paio di settimane l’Azienda conferirà il nuovo incarico. «A breve delibereremo – ha aggiunto –. Stiamo ancora valutando se affidare un incarico provvisorio o se effettuare una scelta definitiva. Sono allo studio diverse opportunità: si tratta di fare scelte coerenti anche con il percorso di riforma sanitaria».
Se la scelta cadrà su Gabrielli, c’è da capire se potrà mantenere il doppio incarico o se dovrà abbandonare Sacile. «Anche questo sarà oggetto di valutazione – ha dichiarato il direttore generale –. Contiamo comunque di arrivare a una decisione a stretto giro». Gabrielli è stato visto spesso a Maniago di recente: facile pensare, quindi, a un possibile nuovo incarico. Questo alla luce pure del fatto che, come era stato chiarito da Samani ad aprile, quando è scaduto il mandato di Mario Zambon, l’incarico di Simon era pro tempore.
La decisione di nominare il direttore sanitario dell’Ass 6 come guida temporanea del distretto Nord era stata assunta in considerazione del momento delicato che la sanità sta attraversando. Una decisione presa ancora prima della bufera scoppiata sulle dimissioni di Zambon, il quale, a pochi giorni dalla scadenza naturale del mandato, aveva rinunciato all’incarico di capo distretto perché non condivideva il piano elaborato dall’esecutivo Carli sul futuro dell’ospedale cittadino.
«Gabrielli è stato visto spesso a Maniago perché, così come il dottor Zambon, sta lavorando nell’ambito di un’ampia progettualità che riguarda l’area dei servizi di assistenza primaria», ha precisato Samani. A metà aprile, infatti, era stato comunicato che Maniago, per prima, avrebbe sperimentato il progetto di medicina territoriale e a occuparsi del piano della nuova rete di cure primarie sarebbe stato proprio Gabrielli. L’annuncio era arrivato con una delibera dell’Ass 6, in cui si rendeva noto pure che la progettualità relativa all’area dei servizi di continuità assistenziale veniva affidata a Zambon.
Giulia Sacchi
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