«Guida piano che devi bere»: Corona insegna a non ubriacarsi

ERTO Consapevole di avere trascorso anni di bevute colossali – cantati e celebrati anche nei suoi libri – Mauro Corona ora cambia passo: si guarda indietro con lucidità e con l’atteggiamento critico di chi sa che nella vita gli è andata bene e sente che è arrivato il momento di mettere in guardia i giovani, perché non prendano con leggerezza, e tantomeno con esaltazione, l’alcol, nemico subdolo e accattivante.
Non si considera un medico, né uno psicologo, né un “indicatore di vie con l’indice puntato”: è sempre lui, uno che ha fucilato la serenità della sua vita con l’alcol, nello specifico il vino.
E sa benissimo che raccomandare ai giovani di non bere è come pretendere che non piova, quindi tanto vale dare loro qualche dritta per «bere bene senza fracassarsi il naso». Richiamando i suggerimenti che lui, a sua volta, non ha mai ascoltato, rievocando le memorabili avventure tra i monti di Erto e la valle del Vajont, e le sbronze che hanno tagliato le gambe dei suoi compagni e le sue, Mauro Corona stila un elenco di consigli, anzi, di veri e propri comandamenti.
Tenendosi volutamente alla larga da falsi moralismi, solleva un problema importante e lo affronta con la sua consueta ironia, regalandoci un vademecum agile e spassoso e dedicando a tutti noi un augurio irriverente ma profondamente saggio: «Bevete e divertitevi, ma non cancellate con l’alcol le vostre tracce».
Mauro Corona è nato a Erto (Pordenone) nel 1950. È autore di Il volo della martora, Le voci del bosco, Finché il cuculo canta, Gocce di resina, La montagna, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, L’ombra del bastone, Vajont: quelli del dopo, I fantasmi di pietra, Cani, camosci, cuculi (e un corvo), Storia di Neve, Il canto delle manère, La fine del mondo storto (premio Bancarella 2011), La ballata della donna ertana, Come sasso nella corrente, Venti racconti allegri e uno triste, raccolte di fiabe come Storie del bosco antico e Torneranno le quattro stagioni, tutti editi da Mondadori.
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