«Ho una bomba nell’auto». Chiusa la base di Aviano
AVIANO. Attimi di sconcerto, ma anche un (prudenziale e giustificato) allarme ieri, poco dopo l’una, all’interno del Civil engineer, l’area della base aerea avianese nella quale è ospitato il reparto tecnico. Lo sconcerto era quello di trovarsi di fronte a uno strano annuncio di un possibile attentato: l’allarme era conseguente all’annuncio. Un allarme che ha interessato l’intera struttura per un’ora, il tempo necessario per far convergere sul posto artificieri, pompieri, personale della sicurezza e dell’anti-terrorismo, nonchè i carabinieri della Base, ed appurare che l’ordigno non c’era.
L’allarme è scattato alle 13.10 circa, quando al cancello d’ingresso del 31° Civil Engineer Squadron, nella cosiddetta area C in via Aeroporto ad Aviano, ingresso presidiato dal personale militare, s’è presentato un uomo che, alla richiesta di motivare l’accesso, avrebbe esordito con: «Ho una bomba nell’auto».
Tanto è bastato all’esterrefatta poliziotta per bloccare, mitragliatore in mano, l’attentatore “in pectore”, e far scattare la complessa macchina di intervento, rodata da continue esercitazioni e più volte attivata negli anni passati, complici reiterate segnalazioni su possibili attentati (leggasi soprattutto antrace nella corrispondenza). Il personale civile e militare presente all’interno della struttura – un centinaio gli italiani – è stato fatto uscire, ordinatamente ma sollecitamente.
La zona attorno al Civil engineer è stata interdetta alla circolazione, non si sa mai... Quindi sono entrati in azione gli artificieri ed il personale dell’antiterrorismo, i quali hanno passato “ai raggi x” l’auto ed il suo proprietario. Poco dopo le 14 l’allarme è rientrato e tutto il personale è tornato normalmente alle proprie mansioni.
Per l’autore del gesto, del quale si ignorano allo stato attuale le motivazioni, si profila una denuncia per procurato allarme.
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