Honsell e Ioan a caccia di grillini e indecisi

Le elezioni di Udine, gli sfidanti al ballottaggio alla conquista dei voti senza apparentamenti. Il sindaco uscente punta sull’ascolto, il centrodestra sulla nuova idea di città
Udine 23 Aprile 2013. Elezioni Conune di Udine. Adriano Ioan segue lo spoglio.Telefoto Ag. Petrussi / Diego Petrussi
Udine 23 Aprile 2013. Elezioni Conune di Udine. Adriano Ioan segue lo spoglio.Telefoto Ag. Petrussi / Diego Petrussi

UDINE. Nei nove giorni prima del ballottaggio, i due candidati sindaci, Furio Honsell (centrosinistra) e Adriano Ioan (centrodestra) vanno a caccia di grillini e di indecisi. E’ a loro che i due sfidanti si rivolgono per superare il 50% dei voti e conquistare così la poltrona di palazzo D’Aronco. In queste ore entrambi stanno definendo le strategie per conquistare i consensi senza apparentamenti visto che il Movimento 5 stelle non dà indicazioni di voto. Sarà una battaglia che il sindaco uscente e il candidato del centrodestra combatteranno senza esclusioni di colpi.

«Chiederò il voto a tutti, perché il mio programma è fatto nell’interesse dei cittadini. Sono sempre aperto al dialogo e all’ascolto per eventualmente modificare ed arricchire le mie proposte in base alle reali esigenze della città» ripete il sindaco uscente nel suo studio di palazzo D’Aronco dal quale non ha alcuna intenzione di traslocare. E’ qui che, ieri, con i suoi più stretti collaboratori ha completato l’analisi del voto per ribadire che il M5s «ha reso difficile concludere la campagna al primo turno, a differenza di quanto succedeva con il bipolarismo».

Honsell, quindi, torna a dialogare con la gente, e con gli stessi grillini perché, sottolinea, «quello che ci caratterizza è una visione concreta di città soprattutto sui temi della recessione che, nei prossimi giorni, affronteremo con la neo presidente della Regione, Debora Serracchiani, con i consiglieri regionali Vincenzo Martines e Silvana Cremaschi, e i parlamentari Gianna Malisani, Serena Pellegrino e Paolo Coppola». Il suo obiettivo è incentivare l’occupazione giovanile, ridurre l’Imu, la Tares e l’Ires per incentivare la virtuosità energetiche nelle aziende. E soffermandosi sulla mobilità sostenibile, Honsell assicura di voler contrastare «la campagna mistificatoria cavalcata dal centrodestra. Il mio programma è concreto, alcune proposte possono essere messe al vaglio di referendum popolari, mentre il programma dell’avversario è fatto solo di polemica e mera contestazione».

E ancora: «Non vogliamo un dibattito politico basato sulle negazioni, bensì su proposte reali, alternative per il futuro della città». Altrettanto combattivo Ioan, il quale punta tutto sulla sfida tra vecchio e nuovo e per questo tenterà di convincere gli antensionisti a votarlo dimostrandogli «come il sindaco uscente ha rovinato Udine». Da qui la creazione «della piattaforma civica per salvare la città» per aggregare le persone non in base all’appartenenza politica, ma in base a un progetto. «Non c’è da scegliere un partito o uno schieramento politico - spiega Ioan -, bensì una persona, una nuova idea di città che la persona incarna». La partita inizierà domani, alle 19, all’hotel La di Moret dove Ioan ha convocato i candidati e i sostenitori, compreso il riconfermato presidente della Provincia, Pietro Fontanini.

«La contrapposizione è fra “vecchia e nuova Udine” e l’appello anche al Movimento 5 stelle, sarà chiaro: uniamoci per rottamare il vecchio» aggiunge il candidato sindaco del centrodestra specificando che «i voti ad Adriano Ioan non sono di destra, di sinistra o di centro. Sono voti di chi crede e vuole il rinnovamento e soprattutto un nuovo modo di fare politica, libera dai forti, dalle nomenclature e vicina alla società civile e a chi non si riconosce negli schematismi partitici, alla gente, agli ultimi».

Tra qualche ora, Ioan tappezzerà la città di nuovi manifesti che recitano: «Vota per fermare gli sprechi». Il riferimento è al nuovo parcheggio interrato di piazza Primo maggio quello che Honsell definisce, invece, un’opportunità per eliminare le auto dalla strada e ridurre così il traffico passivo. Una cosa è certa: anche nel ballottaggio la realizzazione dell’opera da 11 milioni di euro torna a recitare un ruolo da protagonista. E nell’era di streaming , anche Ioan e Honsell percorrono la via del web, il primo con videoclip-documentari che «testimoniano il declino di Udine», il secondo con video che, al contrario, confermano la bontà dei progetti realizzati in una città sempre più europea.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto