Honsell: «Sbagliato eliminare l’Imu sulla prima casa»
UDINE. Il governo taglia l’Imu e i Comuni sono costretti a rifare i conti. Lo Stato assicura che rimborserà i mancati introiti, ma i sindaci vanno cauti perché anche ai tempi dell’Ici erano stati rassicurati, ma poi i rimborsi sono arrivati con grande ritardo.
«Stiamo lavorando per capire che impatto avrà», conferma il sindaco Furio Honsell bocciando la decisione del governo perché «la revisione dell’Imu non doveva toccare la prima casa. Il problema non stava lì».
La tesi di Honsell è chiarissima: «Il problema dell’Imu non stava nella tassazione della prima casa che viene applicata in tutto il mondo, bensì su quella delle attività produttive, artigianali, sui ristoranti e su alcune tipologie di secondo case». Sulla base dell’analisi effettuata per definire l’aliquota, il sindaco ricorda che una famiglia di quattro persone, per un appartamento medio, paga meno di cinque anni fa quando era in vigore l’Ici.
«Paga il doppio, invece, il titolare di un ristorantino di famiglia, oppure chi ha ereditato una casa non a norma perché viene considerata seconda casa», aggiunge il primo cittadino convinto che il governo avrebbe dovuto intervenire per esentare dal pagamento Imu questi soggetti magari imponendo, nel caso della seconda casa ereditata, le messa a norma dell’edificio.
«E’ assurdo toccare la rata della prima casa senza modificare il resto - insiste il sindaco di centrosinistra -. Questo significa non aver capito dove sta il problema». E ancora: «E’ un’operazione dettata dalla malafede che non affronta il vero problema che, come ho già detto, è quello degli artigiani, degli industriali, dei titolari di ristoranti e pubblici esercizi e dei cittadini costretti a pagare l’Imu per la seconda casa ricevuta in eredità dai parenti».
Honsell, insomma, non usa mezzi termini per ribadire che «il governo, con questo atto, ha ributtato sui Comuni diverse incertezze visto che dovremo pagare il sovragettito deciso a Roma». E, per finire, il sindaco spera «che la conseguenza del taglio dell’Imu sulla prima casa non sia l’aumento dell’Iva» perché allora sì che a pagare saranno sempre i meno abbienti. (g.p.)
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