Hypo Alpe Adria è in vendita per 100 milioni
UDINE. La Hypo Alpe Adria Bank è in vendita a 100 milioni e un istituto bancario italiano ha bussato alla porta della divisione italiana di cui l’Austria – sotto la spinta dell’Unione europea – si vuole liberare.
Finalmente una buona notizia per i 370 dipendenti e per i correntisti della nostra regione, anche se è ancora molto presto per cantare vittoria. L’Hypo Italia – finita, indirettamente, nel mirino del commissario Ue, Joaquin Almunia (2,2 miliardi di euro di Stato per tenere in vita Hypo Bank Group erano stati tollerati a Bruxelles a condizione vi fosse un credibile progetto di riprivatizzazione) e coinvolta nel caso dei leasing indicizzati: risarcimenti a 14.000 clienti per 81 milioni già messi sul piatto dalla casa madre e che entro fine anno saranno ultimati – apre, dunque, una nuova fase dopo la messa in sicurezza del bilancio, avvenuta mercoledì.
Con gli 85 milioni versati da Vienna per ricapitalizzare l’istituto (il buco 2012 era di 35,8 milioni), la banca con sede a Tavagnacco può ripartire “pulita”, ma ha un futuro soltanto se acquistata da un nuovo gruppo. Il prezzo è di 100 milioni, cifra inferiore al reale valore dell’istituto, ma lo stesso è accaduto alcune settimane fa con la vendita di Hypo Austria, rilevata da un gruppo Indiano per la metà del suo valore: 65 milioni.
Ai piani alti del palazzo di vetro nessuno commenta, ma un certo ottimismo è stato percepito anche dai rappresentanti dei lavoratori convocati dall’amministratore delegato. Lorenzo Snaidero, ha dato garanzia ai sindacati – nel corso di un incontro di aggiornamento sulla situazione aziendale –, che saranno salvaguardati gli attuali livelli occupazionali.
Snaidero ha anche illustrato le principali componenti del bilancio approvato dal socio austriaco mercoledì ,facendo presente le componenti straordinarie che hanno influenzato il risultato fortemente negativo dell'esercizio 2012 (-35,8 milioni euro). Nel contempo, però, ha espresso fiducia per il piano di ristrutturazione che il socio austriaco ha presentato alla Commissione Europea per la concorrenza al fine di stabilizzare le aziende del gruppo Hypo.
«Nella incertezza e indeterminatezza che ancora ha il progetto – scrivono i sindacati in una nota – abbiamo chiesto che appena approvato sia prioritariamente illustrato e discusso con le scriventi organizzazioni sindacali». Una visione più chiara del progetto e delle ricadute si avrà, comunque, soltanto dopo la risposta del Commissario dell'Ue Joaquin Almunia, vale a dire nel mese di settembre. Nel frattempo non resta che incrociare le dita e sperare che la trattativa per la vendita possa andare a buon fine.
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