Hypo Bank ufficializza 97 licenziamenti

UDINE. Entro pochi giorni Hypo Bank licenzierà 97 dipendenti, 52 saranno le famiglie del Friuli Venezia Giulia a subirne gli effetti anche potranno beneficiare di 24 mensilità, seppur ridotte del 30%.
La conferma è arrivata dopo l’incotnro di mercoledì sera tra la direzione generale di Hypo Alpe Adria Bank Spa e le organizzazioni sindacali cui è stato consegnato l’elenco dei profili professionali in esubero e della relativa collocazione organizzativa-territoriale. Dopo la firma – lunedì scorso, al Ministero del Lavoro – sull’ipotesi di accordo, ora è chiara l’intenzione dell’azienda: su 391 dipendenti, 97 bancari (all’avvio della procedura gli esuberi dichiarati erano 118: «è uno dei due sostanziali risultati ottenuti a Roma») saranno a breve licenziati.
«Di questi – spiega Pietro Santoro, rappresentante sindacale aziendale –, 44 fanno parte della direzione generale di Tavagnacco, 53 sono impiegati nelle Agenzie della banca dislocate tra Trieste e Gallarate, Modena e Carrara. In Fvg, 52 saranno le famiglie che subiranno gli effetti del licenziamento».
«Come abbiamo sempre sostenuto, l’elenco fornito dalla banca è predisposto con un dettaglio – nell’identificare il numero degli esuberi – così specifico, dal punto di vista organizzativo, che fa sorgere il dubbio sull’applicazione di criteri oggettivi. L’identificare per area, per reparto e per ufficio il numero di esuberi distinti da responsabili di unità organizzativa e addetti, nella maggior parte dei casi si traduce in un’individuazione mirata dei nominativi sgraditi dalla banca. E non si capice con quale logica l’azienda ritenga utile licenziare dei responsabili, con alta anzianità aziendale, carichi di famiglia ed elevata professionalità, per mantenere un altro collega. Ovvero altri colleghi delle agenzie, perché quel determinato ruolo in quella determinata provincia non è più necessario».
«Per questo – continua il sindacalista – sembrano di nuovo disattese le tutele previste nel contratto dei bancari, che permettono alle aziende di utilizzare tutti i livelli di inquadramento assegnando anche mansioni più alte rispetto all’inquadramento (quindi sottopagando le professionalità), e viceversa, nonché – in caso di emergenza – di trasferire il personale. In questo modo, l’intenzione di ridurre il personale – non di ridurre i costi sul personale – appare attuata, in molti casi, “ad-personam”».
«Fortunatamente grazie alla conquista ottenuta al Ministero, almeno i colleghi che da l’altra sera sanno di non essere “graditi” potranno beneficiare del fondo emergenziale che garantirà 24 mensilità, seppur ridotte».
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