I candidati della lista “Liberi elettori – Io amo Udine” non obbediscono a Salmè: «Votare è un diritto, sosterremo Fontanini»

Piergiorgio Bertoli, Edi Sanson, Antonio Miclavez e Salvatore Galioto hanno deciso di appoggiare il primo cittadino uscente, contravvenendo all’indicazione del candidato che avevano appoggiato al primo turno e che replica duramente: «Riti da Prima Repubblica, dà il segno del livello di disperazione che alberga nel centrodestra udinese»

I candidati della lista "Liberi elettori - Io amo Udine" Piergiorgio Bertoli, Edi Sanson, Antonio Miclavez e Salvatore Galioto
I candidati della lista "Liberi elettori - Io amo Udine" Piergiorgio Bertoli, Edi Sanson, Antonio Miclavez e Salvatore Galioto

UDINE. I candidati della lista “Liberi elettori - Io amo Udine”, Piergiorgio Bertoli, Edi Sanson, Antonio Miclavez e Salvatore Galioto, hanno deciso di sostenere Pietro Fontanini al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Udine, contravvenendo così all’indicazione del candidato Stefano Salmè, che avevano appoggiato al primo turno.

Salmè, sfumato l’accordo con Fontanini per un eventuale apparentamento, aveva infatti invitato i suoi elettori a non andare alle urne.

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Un appello che i quattro non hanno mai condiviso. «Votare è un diritto e riteniamo sia importante esercitarlo - spiegano -. Fontanini ci ha contatto, giovedì 13 aprile lo abbiamo incontrato e abbiamo trovato un’intesa. Lui ci ha garantito che porterà avanti alcuni punti programmatici che riteniamo importanti e quindi lo sosterremo così come riteniamo faranno altri componenti della lista civica di Salmè che vogliamo comunque ringraziare per il percorso che abbiamo condiviso».

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Nell’accordo con Fontanini sono compresi la modifica statutaria a favore della libertà in campo educativo e sanitario, l’introduzione di un parere obbligatorio ma non vincolante dei consigli di quartiere su alcune tematiche e un impegno a sostenere la natalità”.

Non si è fatto attendere il commento dello stesso Stefano Salmè su questo accordo. «La conferenza stampa annunciata, poi annullata all’ultimo minuto e trasformata in un comunicato stampa, tra il sindaco Fontanini e alcuni candidati della nostra lista, fatta nell’ultimo giorno di campagna elettorale, dà il segno del livello di disperazione che alberga nel centrodestra udinese. Un “comandante” (il sindaco) e un “equipaggio” (i partiti di centrodestra) in preda al panico, su una nave che si sta inabissando».

Il candidato sindaco prosegue: «Evito, per l’amicizia che mi lega ad alcune di queste persone, di commentare la scelta fatta dai nostri candidati, evidentemente folgorati sulla via di Damasco e convinti dalle promesse politiche del sindaco. Sappiamo per esperienza quanto valga la parola data dall’onorevole Fontanini. Saranno i loro stessi elettori a non seguire le loro indicazioni e a punire il tradimento del mandato elettorale ricevuto».

La nota di Salmè prosegue: «Il triste siparietto della conferenza stampa riporta le lancette della politica udinese ai riti della Prima Repubblica, quando i partiti lavoravano per procurare delle “scissioni” nei partiti avversari. Udine non ha bisogno di questa vecchia politica, ma di scelte innovative che sappiano ridare slancio alla città».

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