I carabinieri sgominano la baby-gang del Gradiscano

GRADISCA. Un’autentica baby gang – ma con tanto di persona adulta al seguito – dedita a furti, borseggi, ricettazione e spaccio su tutto il territorio della Destra Isonzo. È la micro organizzazione criminale smantellata dalla Compagnia Carabinieri di Gradisca. Un’operazione che ha condotto all’arresto di tre persone e al deferimento a piede libero di altre due: nel quintetto, cui sono stati addebitati in tutto qualcosa come 11 reati, vi sono anche due minorenni.
L’attività di indagine, che ha coperto un periodo compreso fra il novembre 2012 e lo scorso marzo, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica. La quale - per la tutela della riservatezza dei minori coinvolti - non ha inteso rendere note le generalità e neppure le iniziali dei componenti l’attivissima banda, composta da quattro ragazzi tra cui due 17enni, un 18enne e un 20 enne, oltre una persona adulta di 45 anni. Sarebbero due le persone di sesso femminile.
L’attività di indagine degli uomini del capitano Marco Sutto ha preso le mosse dall’allarmante fenomeno dei furti in abitazione messi a segno nel Gradiscano, nella Destra Isonzo e persino a ridosso della Bassa.
Raid negli appartamenti, si diceva, ma non solo: nel curriculum dei baby indagati – tutti ben inseriti nella realtà locale - anche un blitz al duomo di Gradisca, in un pubblico esercizio, un borseggio, e un’attività di micro spaccio di droghe leggere. Tutto, però, è partito dai colpi nelle abitazioni che, accomunati da medesime circostanze e modus operandi, hanno fatto escludere da subito agli inquirenti la pista rom o comunque straniera. I furti, infatti, avvenivano sempre con l’utilizzo di un “palo”. «Proprio questa particolarità – spiega il capitano Sutto - ha permesso di arrivare a una svolta delle indagini in quanto le testimonianze raccolte da vicini e da passanti, in più occasioni, erano accomunate dalla descrizione della stessa persona presente con fare sospetto all’esterno dell’abitazione colpita. Voglio pubblicamente ringraziare la popolazione per il suo aiuto determinante. Anche il minimo dettaglio può risultare decisivo».
Concetti che saranno ribaditi martedi alle 18.30 nella sala consiliare del Comune di Gradisca, quando i Carabinieri terranno un incontro pubblico con la popolazione sulla prevenzione dei furti nelle abitazioni. Determinante ai fini investigativi – rivela il capitano Sutto - anche l’utilizzo della videosorveglianza recentemente installata in città.
Le indagini hanno permesso di appurare a carico dei cinque, seppur con diversi gradi di coinvolgimento, la responsabilità di 11 furti: 8 in abitazione, commessi a Gradisca e Farra (5), San Lorenzo Isontino (1), Romans (1) e Ruda (1), un furto di materiale sacro (due calici e una patena) nel duomo gradiscano, un furto in un esercizio commerciale del centro e il borseggio ai danni di un’anziana nel rione Mercaduzzo.
Dopo la commissione dei furti, che miravano a razziare denaro, monili in oro ma anche telefonini ed apparecchiature tecnologiche, i baby malviventi usavano recarsi nei numerosi “compro oro” della provincia per monetizzare il bottino.
In seguito alle perquisizioni effettuate a casa dei cinque componenti la “gang” è stata recuperata refurtiva per varie migliaia di euro che è in parte già stata restituita ai legittimi proprietari. «Rimane da accertare la provenienza di numerosi monili e oggetti in oro – spiega il capitano Sutto – che i cittadini possono rivendicare in caserma esibendo la denuncia presentata all’epoca.
A carico dei soggetti sono stati infine acclarati vari episodi di spaccio di stupefacenti (hashish e marijuana) avvenuti a Gradisca anche nei confronti di minori. L’operazione si è conclusa con l’arresto su ordine di custodia cautelare di 3 persone (tra cui un minorenne) ed il deferimento in stato di libertà di altri due (fra cui un altro minorenne) per i reati di furto continuato aggravato in concorso, ricettazione e spaccio di stupefacenti.
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